Beneficenza per i bimbi del Santobono: lunedì a Napoli la festa del Nida Onlus
8 Feb 2018 18:44 - di Redazione
Una grande festa per sublimare col divertimento il rito della beneficenza, con ospiti di tutti i tipi, dai semplici “donatori” ai vip impegnati da tempo nelle azioni di supporto al più importante ospedale pediatrico del sud, il Santobono di Napoli. Lunedì 12 febbraio, al teatro Augusteo di Napoli, ore 21, si terrà il Gran Galà della Solidarietà –Komikamente di Michele Caputo- Special– con tanti ospiti sul palco disponibili con la lora presenza a unirsi al progetto del Nida Onlus Campania. L’evento è una festa di chiusura del progetto a cui parteciperanno tutte le persone che hanno effettuato donazioni a sostegno dello stesso. Quest’anno la N.I.D.A. onlus Campania ha come obiettivo l’acquisto di arredi ed attrezzature per la pediatria 2 – reparto di gastroenterologia/reumatologia /dermatologia del Santobono – guidato dal dr. Martemucci che supervisiona tutti gli eventi del Nida Campania del 2017.
La Nazionale Italiana dell’amicizia (Nida) è una onlus al livello nazionale con una sede madre a Torino attivissima, nata nel 2012, che si occupa di tutte le persone disagiate con una sensibilità particolare per i bambini con gravi malattie e orfani. Nel 2016 sono nati vari club regionali, tra cui quello della Campania, tra i più attivi. Intorno all’organizzazione napoletana si sono stretti, come sempre, molti esercizi commerciali del vomero ed imprenditori campani.
«Il progetto del Santobono è partito dal cuore del Vomero per contribuire a migliore e sostenere una realtà importante del Vomero, per tutti i bimbi della Campania e non solo», spiega una nota. Nida Onlus è la fondazione che opera a sostegno della Nazionale Italiana dell’Amicizia, una Onlus/squadra di calcio creata da un gruppo di amici che nel febbraio del 2012 hanno deciso di trasformare la loro grande amicizia e passione comune, il calcio appunto, in energia purissima per aiutare bambini in difficoltà perché vivono in condizioni economiche di estrema povertà, o perché gravemente malati e necessitano cure costose , o perché orfani oppure separati dai genitori a causa di abusi subiti da quest’ultimi. Il loro richiamo è a Madre Teresa di Calcutta: “Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano, ma se non ci fosse quella goccia all’oceano mancherebbe”.