Beffa vicina per i genitori di Federica Squarise: presto libero l’assassino, “El gordo”

14 Feb 2018 15:33 - di Redazione

Victor Silva Diaza, soprannominato El Gordo, l’uruguaiano condannato a 17 anni e 9 mesi per l’omicidio di Federica Squarise, la ragazza veneta uccisa a Lloret de Mar in Spagna nell’estate del 2008, potrebbe godere di permessi premio: «Sta lavorando in questa direzione – spiega l’avvocato Agnese Usai, legale della famiglia Squarise -. La famiglia di Federica vorrebbe che espiasse tutta la pena, auspichiamo i ogni caso che il giudice di vigilanza spagnolo emetta un provvedimento nel rispetto rigoroso dei requisiti necessari a farlo uscire». Ciò che “indigna” l’avvocato è anche un’altra beffa: “La famiglia di Federica non ha ricevuto nemmeno un euro di risarcimento nonostante una sentenza della Cassazione di Madrid che ha riconosciuto risarcimenti per 80mila euro alla madre, per 80mila euro al padre e per 30mila euro ad ognuno dei tre fratelli”.

 «Il ministero della giustizia spagnolo non ha riconosciuto la famiglia legittimata ad ottenere il risarcimento, considerato un “aiuto sociale”, per mancanza dei requisiti di reddito”, osserva Usai secondo la quale in pratica la famiglia ne avrebbe avuto diritto solo con un reddito di 7mila euro annui cumulativi: «Va bene parametrare i risarcimenti al reddito, ma non una cifra di questo tipo». Di fatto quindi, pur in presenza di una sentenza che gli riconosce il risarcimento, la famiglia non avrà nulla: “Tutto ciò grida vendetta”, sottolinea l’avvocato Usai. Riguardo ai permessi premio per il ‘Gordo’, il legale spiega: “L’ordinamento spagnolo prevede che, una volta che il condannato ha scontato due terzi della pena, possa uscire in presenza di una serie di requisiti e della buona condotta”. Mancano ancora un paio di anni a questa eventualità, calcola il legale, ma “lui sta sicuramente lavorando in questa direzione”.
Non solo, una volta uscito dal carcere, secondo il legale, è possibile che venga espulso: «Ho parlato con i colleghi spagnoli e verosimilmente lo Stato spagnolo farà una espulsione amministrativa con obbligo di rientro in Uruguay, perché non era regolare”. In tal caso “la vicenda giudiziaria si concluderebbe così», osserva Usai.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *