Alitalia, ennesimo fallimento del governo. Ci penserà il prossimo…
Il governo non riesce neanche a chiudere la partita Alitalia entro il 4 marzo. E’ l’ennesimo fallimento. Per Alitalia “serve un investitore industriale”. I Commissari “hanno lavorato bene e fino ad oggi il prestito ponte concesso dallo Stato non è stato intaccato a parte una garanzia di 100 mln che è appunto una garanzia. Si è fatto un lavoro per bene, si sono ridotti i costi e i ricavi sono cresciuti ma Alitalia da sola non può sostenersi nel lungo periodo. Compete con dei colossi. Non è più una compagnia di bandiera. Va venduta presto ma anche bene”. Così il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda a Sky Tg 24. Lo stesso ministro ammette: “Sono meno ottimista di riuscire a chiudere” la vicenda Alitalia entro le elezioni. “Mi sono impegnato a chiuderla il prima possibile e preferibilmente prima delle elezioni. E per la verità siamo stati molto vicini. Poi si sono un po’ tirati indietro gli investitori per vedere come andranno le elezioni. Continuerò ad impegnarmi per chiudere la vicenda” il prima possibile. “Ma è abbastanza indifferente se si chiuderà il 3 o il 6 marzo prossimo. L’importante è affrontare il problema”, si consola Calenda.
E’ triste dirlo ma a questo punto preferisco sia venduta e far sparire il glorioso nome “Alitalia ” che vedere questa dolorosa agonia. Poi a babbo morto non dimenticatevi di ringraziare i sindacati principalmente quella sanguisuga della CGIL.