Addio a Gian Marco Moratti: l’amore per l’Inter, il sostegno a San Patrignano
Per tanti è stato un esempio. Per le sue passioni e per la sua riservatezza. È morto Gian Marco Moratti, presidente della Saras e fratello di Massimo, ex presidente dell’Inter. Il petroliere, ex marito del sindaco di Milano Letizia Moratti, aveva 81 anni e si è spento dopo una lunga malattia. Era nato a Genova, nel 1936. Il suo cognome ha fatto la storia dei nerazzurri, dal padre che guidò la squadra dei sogni (quella dei Facchetti e dei Mazzola) al fratello dell’ultima grande Inter di Mourinho.
Chi era Gian Marco Moratti
Una vita intensa, quella di Gian Marco Moratti, fin da giovane. Frequentò il corso di studi in Giurisprudenza all’università degli studi di Catania e – una volta conseguita la laurea – iniziò la sua carriera professionale specializzandosi nel settore petrolifero. Arrivò a ricoprire importanti incarichi dirigenziali e di rappresentanza. Il manager fu presidente dell’Unione petrolifera italiana e di Norman Kraig&Kummel Italiana, componente del Comitato interministeriale per il coordinamento dell’emergenza energetica, del Comitato ministeriale per l’industria e l’ambiente, del consiglio di amministrazione di Corriere della Sera, di Banca Nazionale del Lavoro e dell’Inter, passione ereditata dal padre Angelo. Gian Marco Moratti è fu uno dei principali sostenitori del progetto della comunità di San Patrignano sin dagli anni Settanta. Era padre di quattro figli, Angelo e Francesco, avuti dalle prime nozze con Lina Sotis; Gilda e Gabriele nati dal matrimonio con Letizia Moratti. Molto riservato e sempre elegante, Gian Marco Moratti è stato l’esponente di quell’Italia imprenditoriale che girava in Vespa. Legato come tutta la famiglia Moratti alla società calcistica dell’Inter, era il socio più anziano della squadra nerazzurra. Aveva ricevuto le prime azioni nel 1947 al padre Angelo. Al 2016 risultava essere ancora socio di minoranza con 400.332 quote pari a circa lo 0,0026% del club.