Verginità all’asta, italiana riconosciuta a scuola ora ritratta: “Scherzavo” (video)
«È iniziata come una provocazione, volevo vedere se qualcuno era davvero disposto a spendere dei soldi per una cosa così». Con queste parole la modella italiana che ha messo all’asta la verginità ha spiegato al Corriere della Sera la sua decisione. Nicole Severini, nome fittizio col quale si presenta la diciottenne italiana, sostiene che la cosa le ha preso la mano. «Ho fatto una cosa stupida, di cui sono profondamente pentita e se potessi tornare indietro non la rifarei, ma non l’ho fatto per mettermi in mostra. Ora voglio solo che la smettano di dire che ho messo in vendita la mia verginità. L’ho ripetuto pure ai miei compagni di classe che mi hanno chiesto se era vero: no, non è vero, non ho mai pensato seriamente di farlo».
Dal ginecologo si è fatta fare il certificato di verginità
I suoi compagni di scuola l’hanno riconosciuta nelle immagini diffuse dai giornali e il preside dell’istituto ha convocato a colloquio i suoi genitori. A quel punto è stata la stessa ragazza a raccontare loro tutto, dato che fino a quel momento non ne sapevano nulla. «Un’idea idiota. Avevo letto di alcune ragazze che lo avevano fatto e volevo vedere se qualcuno sarebbe stato disposto a pagare anche per me. Ho contattato diverse agenzie straniere, mi hanno chiesto il certificato del ginecologo e ho mandato quello della visita fatta a settembre. I più seri mi sono sembrati questi di “Elite Models Vip” e li ho autorizzati a pubblicare le mie foto».
Il video della modella italiana che vende la sua verginità
Per la verginità offerte da un milione e seicentomila
Ora la giovane si sente in difficoltà perché l’agenzia di escort Elite Models Vip, ha davvero aperto l’asta on line e le offerte sono arrivate sul serio. «Mi chiede dove voglio che venga accreditato il bonifico, dicono che è arrivata un’offerta da un milione e seicentomila euro». Sul sito dell’agenzia di escort si legge che Severini è disposta a incontrare il vincitore dell’asta per la sua verginità solo in Svizzera, nei Paesi Bassi e in Germania, tre nazioni in cui la prostituzione è legale.