Somalo palpeggia una donna in sala parto. Poi si giustifica: «Dio sa perché»
Ha sottratto gli abiti da infermiere in ospedale e dopo averli indossati è riuscito a entrare in sala parto, dove ha palpeggiato una donna durante il travaglio, compiendo anche atti di autoerotismo. È successo il pomeriggio dell’ultimo dell’anno all’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Il somalo accusato di violenza sessuale aggravata
L’uomo, un somalo di 38 anni, è stato bloccato poco dopo dalla Polizia e fermato con l’accusa di furto e violenza sessuale aggravata. La mattina del 2 gennaio il somalo, che ha diversi precedenti di polizia, è poi comparso davanti ai giudici della quinta sezione penale che hanno convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere.
La giustificazione in tribunale
Interpellato in aula sui motivi del gesto, il somalo ha risposto che «solo Dio lo sa». La difesa del somalo chiederà la perizia psichiatrica. Il processo è fissato per il prossimo 10 gennaio.