Siria, centomila civili ancora in fuga dal terrore degli islamici dell’Isis
I combattimenti e i raid aerei sulle zone in mano ai terroristi nella Siria nordoccidentale hanno provocato almeno 100mila sfollati in circa sei settimane. La stima è di Linda Tom, portavoce dell’Ufficio di coordinamento degli Affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) in Siria, che alla Dpa ha parlatodi 99.569 sfollati dalla campagna meridionale di Idlib e da quella settentrionale di Hama tra il primo dicembre 2017 e ieri. La provincia di Idlib è principalmente in mano a gruppi legati ad al-Qaeda che utilizzano i civili come scudi umani contro le forze di liberazione di Damasco. Nelle ultime settimane le forze del governo di Damasco, sostenute dagli alleati russi, hanno intensificato gli attacchi sulle zone in mano ai teroristi a Idlib e nella vicina provincia di Hama. Le violenze a Idlib coincidono con un viaggio a Homs del responsabile per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Mark Lowcock, per vedere direttamente la situazione umanitaria. Lowcock è alla sua prima missione in Siria da quando, nel settembre scorso, ha assunto l’incarico. Ieri ha incontrato il governatore di Homs, Talal Barazi, per discutere di come mettere in atto i programmi di assistenza elaborati dall’Onu, ha detto una fonte governativa alla Dpa. C’è da dire che le Nazioni unite durante tutto il conflitto si sono tenute a distanza dalle zone dei combattimenti, salvo sostenere i gruppi di terroristi autori del golpe contro il legittimo presidente siriano Assad.