«Siete fake news: vengo a uccidervi»: e fa 22 telefonate di minacce alla Cnn
Telefonate ripetute a ritmo ossessivo; minacce e ingiurie ribadite a ogni nuova chiamata: un rebus, per i destinatari dei messaggi intimidatori, che l’Fbi ha svelato e risolto e affidato al tribunale. Succede tutto oltreoceano: o meglio, negli studi della Cnn e nella mente di un uomo residente in Michigan, protagonista di una vicenda appena raccontata sul Washington Post.
Minaccia la Cnn con 22 telefonate
«Fake news. Sto venendo ad uccidervi»: una, due, tre telefonate. Alla fine, le chiamate alla Cnn con minacce e insulti saranno 22. «Sto venendo per voi, Cnn. Sono più furbo di voi, più potente di voi. Ho più armi di voi», il messaggio recapitato a più riprese all’operatore che, invano, ha provato a capire chi fosse l’interlocutore in linea. Alla fine, il rebus è stato risolto: l’autore delle minacce, come si legge sul Washington Post, è un uomo residente in Michigan, ora identificato e arrestato. Secondo un affidavit, redatto da un agente dell’Fbi, le telefonate sono state «approssimativamente 22 tra il 9 e il 10 gennaio». Quattro di esse contenevano minacce esplicite: «Sono armato, sto venendo in Georgia proprio ora per andare nel quartier generale della Cnn e sparare a ognuno di voi. Ho un gruppo di persone, sarà fantastico…Preparatevi».
«Siete fake news: sto venendo a uccidervi»
Ora l’uomo, attualmente libero dopo aver versato una cauzione di 10.000 dollari, dovrà comparire in tribunale per rispondere di una serie di reati. La redazione del Washington Post, nel frattempo, che ha attenzionato il caso, ha ricevuto la telefonata di un uomo che si è presentato come il padre del soggetto: «Tutta questa storia è un equivoco, non pensava veramente quello che diceva. Non sapeva cosa stesse dicendo, non abbiamo nemmeno un’arma», ha provato a difendere il figlio l’uomo in linea con il giornalista. E forse, tra verità e follia, dubbi e fatti, l’unico dato certo al momento, è che la Cnn è tornata ancora una volta nel mirino di chi l’accusa di esagerare in fake news…