Salmonella, blitz della polizia francese nelle fabbriche del gruppo Lactalis
Blitz della polizia francese in diverse fabbriche gestite dal gruppo lattiero-caseario Lactalis, nell’ambito di un’indagine sul latte contaminato che avrebbe provocato casi di salmonella in decine di neonati. Più di 12 milioni di scatole di latte per bambini in polvere sono già state ritirate in 83 Paesi a seguito dell’epidemia. Il portavoce di Lactalis, Michel Nalet, ha confermato che gli investigatori si sono recati nella fabbrica di Craon, nel nord-ovest della Francia, da dove provenivano i lotti di latte contaminato. Inoltre, decine di poliziotti sono stati visti entrare negli uffici della compagnia nella vicina Laval. Secondo una fonte vicina alle indagini, gli agenti stanno conducendo “ricerche tecniche di dati e documenti” per capire come si è verificata la contaminazione. Almeno 37 bambini sono stati finora colpiti in Francia, un caso è stato segnalato in Spagna e un ulteriore caso non confermato in Grecia. L’inchiesta è stata aperta a dicembre con l’ipotesi di reato di “truffa aggravata ai danni della salute” e “mancata esecuzione di procedura di ritiro o richiamo di un prodotto”. Il gruppo Lactalis, che è uno dei maggiori produttori al mondo di prodotti caseari, ha affermato di ritenere che la contaminazione sia stata causata dai lavori di ristrutturazione della fabbrica di Craon. In una recente intervista sul quotidiano francese Journal du Dimanche, l’amministratore delegato Emmanuel Besnier ha negato che l’azienda abbia tentato di nascondere l’epidemia e ha detto che saranno risarcite tutte le famiglie in cui c’è stato un caso di salmonellosi.