Roma, trentenne stuprata al Pigneto: arriva la condanna per due senegalesi
Aggredita, rapinata e poi stuprata dal branco: questo l’incubo vissuto da una 36enne italiana che, nel marzo 2016, fu trascinata da cinque uomini in una via del quartiere del Pigneto, a Roma, e costretta a subire violenza sessuale. Per quell’episodio c’è stata la condanna in primo grado per due stupratori senegalesi, mentre gli altri tre non sono mai stati rintracciati.
La vicenda
Era il 31 marzo 2016 quando la donna appena tornata da un viaggio in Spagna, si era recata nel popolare quartiere della movida per acquistare delle sostanze stupefacenti. Lì era stata adocchiata dal branco. Il gruppo l’aveva pedinata e poi, su un tratto poco illuminato di via Prenestina, l’aveva aggredita. «Ricordo solo di essere stata strattonata e fatta cadere su alcuni scalini, erano almeno in cinque – ha raccontato la giovane – mi tenevano ferma e mi spoglivano, rubandomi anche tutti i soldi che avevo e lo smartphone». A salvare la donna era stato l’intervento di un passante, le cui urla avevano messo in fuga gli stupratori. Stefania, ancora a terra, riferì tutto ai carabinieri e i militari si misero alla caccia del branco. Poco dopo, furono rintracciati e fermati due degli autori dell’aggressione, ma il cellulare e il denaro non è mai stato ritrovato, così come gli altri tre componenti del branco. Ora per i due aggressori fermati è giunta la condanna in primo grado: i due senegalesi, rispettivamente 43 e 40 anni, sono stati condannati a nove e otto anni di carcere.
Non sono altro che bestie! Questi p**** devono essere rimandati al loro paesello per sempre come tutti i clandestini. Basta con l’inciviltà sponsorizzata da questo papa.