Rifiuti romani, stop a sorpresa della Raggi: «Non vanno più in Emilia»
I rifiuti romani non finiranno più in Emilia Romagna: Virginia Raggi fa retromarcia. Dopo l’apertura da parte del governatore emiliano Stefano Bonaccini che si era mostrato disponibile ad ospitare i rifiuti della Capitale, arriva lo stop a sorpresa del sindaco. La conferma arriva dal Comune di Roma, per voce di Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente: «Portare quei rifiuti in Emilia-Romagna costa troppo e la Capitale ha retto bene anche durante il periodo natalizio».
Rifiuti di Roma, Bonaccini: «Vicenda surreale»
E il governatore in un’intervista a Repubblica parla della mossa del Campidoglio: «Questa è una vicenda così surreale che, da amministratore con anni di esperienza alle spalle, mai mi era capitata». Poi parla di quanto accaduto nelle ultime settimane e della scelta della Regione Emilia Romagna di impegnarsi proprio per dare una mano alla Capitale. Bonaccini avanza un sospetto sui motivi che hanno spinto l’amministrazione pentastellata a fermare il trasferimento: «Spero proprio che i grillini non temano questo scenario. Ma se fosse così commetterebbero un errore gravissimo. Le istituzioni non sono di proprietà di un partito o di un movimento, ma sono un bene prezioso che va messo al riparo dalla propaganda e dagli interessi di parte, anche nell’imminenza di un voto. Dopo di che si decidano, noi stiamo bene anche senza l’immondizia di Roma». E poi ancora: «Per altro, se è vero ciò che ho letto oggi, e non ho motivo di dubitarne, Ama ipotizza di portare i rifiuti in Abruzzo. Ma così non è che cambiano i termini della questione: sempre ad altri si rivolgono perché non riescono a smaltire “in casa” la loro spazzatura».
Rifiuti di Roma: il caso
Dall’Emilia Romagna, tra Natale e Capodanno, era arrivata la disponibilità a ricevere complessivamente circa 15mila tonnellate di rifiuti romani da distribuire su tre impianti diversi, a Parma, Modena e Granarolo in provincia di Bologna, per sei-sette settimane. La richiesta dell’Ama era stata veicolata dalla Regione Lazio. Ora Mauro Buschini, assessore regionale all’Ambiente attacca: «Il rispetto istituzionale esige chiarezza verso coloro che si sono esposti offrendo solidarietà». Prima dell’Emilia, la Capitale – nell’elaborare il suo piano B (in caso di criticità o difficoltà con gli impianti già a disposizione) – aveva sondato le strade della Toscana e dell’Abruzzo, in cui il Movimento 5 Stelle continua a confidare.
E’ ora che si decida! Gli altri comuni non si potranno accollare sempre la spazzatura di Roma!!!
Ma quando la Raggi deciderà di risolvere il problema dei rifiuti una volta per tutte nel suo territorio. Quando la sua umiltà raggiungerà il valore che la porterà a decidere sull’insediamento di impianti di termo valorizzazione come ci sono su quasi tutte la capitali Europee e su tutti i territori dell’unione?