Rifiuti, Roma al collasso: il fanatismo grillino precipita la Capitale nel caos

11 Gen 2018 18:45 - di Antonio Pannullo
Un maiale grufola fra i rifiuti della Capitale.. Il reuccio dei rifiuti capitolini, Manlio Cerroni, dice: «oramai è troppo tardi, servirebbe un miracolo»

In queste ore Roma è all’emergenza-rifiuti, e non è una polemica strumentale. Oggi in tutta Roma l’immondizia la fa da padrona, persino nella centralissima via Condotti dove i cumuli dei rifiuti sono stati rimossi con i camion, mentre per le operazioni di pulizia di immondizia abbandonata, è stata chiusa la Sr2 Cassia all’altezza della rampa di immissione da via della Merluzza in direzione di Viterbo. E in tutta la Capitale è autentica emergenza. Inoltre, sempre stamattina, si sono registrate proteste dei lavoratori di Roma Multiservizi in aula Giulio Cesare. La seduta dell’assemblea capitolina, dove era in discussione la delibera M5S sulla revisione dello Statuto di Roma Capitale, è stata sospesa in seguito alle rumorose contestazioni da parte di un nutrito gruppo di lavoratori presenti in aula, dove oggi è convocato anche il consiglio straordinario proprio sulla società controllata da Ama e sui rifiuti e che gli impiegati chiedono che si svolga subito. “Dateci una risposta subito, siamo in sciopero – hanno urlato i dipendenti della Multiservizi all’indirizzo della maggioranza grillina – Buffoni. Basta prese per il c…”. A scatenare ulteriori proteste, l’intervento del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, che dopo le urla in aula ha detto: “Invito il personale in aula ad acquisire i nomi…”. A quel punto si è scatenata anche l’opposizione, con la consigliera Pd Giulia Tempesta che ha preso la parola: “Prenda i nomi nostri”. Successivamente la seduta è stata sospesa da De Vito, che ha convocato la conferenza dei capigruppo. Ma la colpa di questa situazione non è di chi cìsciopera o di chi non raccoglie i rifiuti, la colpa è delle amministrazioni precedenti, di sinistra e quella attuale grillina, che si sono sempre battuti ferocemente contri il termovalorizzatore, che avrebbe risolto tutti i problemi in maniera vantaggiosa, poiché si sarebbe potuta anche riscaldare – almeno parzialmente – la città. L’ottusità e la cecità di Pd e 5Stelle stanno alla radice dell’attuale emergenza.
“L’immagine di Roma, Capitale d’Italia e d’Europa. Il fallimento dell’amministrazione Raggi è ormai ben nota a tutti, tranne che al M5S, che invece di risolvere il problema rifiuti, continua a dare la colpa alle precedenti amministrazioni”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia e candidato premier, Giorgia Meloni. Le fanno  eco i consgiglieri comunali Ghera e De Primao: ”I grillini sono nel caos più totale, sulla Capitale pesa l’ombra dell’emergenza rifiuti e del fallimento di Atac, cartine tornasole del disastro amministrativo targato Raggi. In merito alla municipalizzata dei trasporti, oltre al salto nel buio rappresentato dalla scelta del concordato, le dichiarazioni sia dell’assessore alla Mobilità che di Colomban sono da brividi”. È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fdi Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Andrea De Priamo consigliere comunale. “La Meleo ha affermato ieri che se il concordato non dovesse andare a buon fine, già il 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio, mentre l’ex assessore alle Partecipate ha dichiarato oggi alla stampa di aver detto al sindaco che l’azienda per salvarsi non poteva restare al 100% in mano al Campidoglio e che una direttiva del Movimento ha impedito questa ipotesi. – continua la nota – A Palazzo Senatorio sono quindi in stato confusionale, tant’è – come da indiscrezioni sui giornali – che gli assessori capitolini avrebbero disertato il vertice segreto alla presenza della Raggi, De Vito e del presidente dell’Authority dopo la mazzata dei dati sui servizi erogati dal Comune, bocciati dai romani”.

A salvare la Raggi interviene la giunta abruzzese, che ha approvata la delibera n. 1 del 2018 (relativa all’accordo di programma tra Regione Lazio e Regione Abruzzo) per accogliere i rifiuti di Roma per 90 giorni e per una capienza massima di 35mila tonnellate. Le strutture dove verranno distribuiti i rifiuti della Capitale sono tre: Chieti, Sulmona e Aielli.

Commenti

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  • Giovanni Acquaviva 12 Gennaio 2018

    Qualcuno mi spieghi, però, perché Alemanno, in 5 anni, non ha trovato il modo per far costruire questo benedetto termovalorizzatore! Cosa aspettava?

  • Giuseppe Forconi 12 Gennaio 2018

    La incapacita’ della Raggi e’ risaputa come e’ risaputa la incapacita’ dei grillini che altro non sono che degli arrivisti a posizioni ben remunerate. E’ anche chiaro che il disastro di Roma viene da lontano cioe’ dalla impossibilita’ di governare una citta’ come Roma, colpa una serie di amministrazioni passate sia di destra come di sinistra che non sono state capaci di dare una vera svolta a questa povera citta’ che sta morendo grazie alla negligenza capitolina. Un ammaso di gente, non sempre utile, che vive alle spalle delle tasse dei cittadini non contracambiando con il minimo dei servizi .
    ATAC e ACOTRAL due mostri totalmente abbandonati senza una guida tecnica, autisti che guidano in calzoncini corti e sandali perche’ fa caldo ( ma lo stipendio e fresco ) e la vera colpa e’…..? Ma dei sindacati naturalmemte. Strillano sempre pane,lavoro, e aumento di stipendi…… ma servizi ????? Neanche a parlarne. Provate a metterci la Camuso dietro il volante di un bus e vediamo se riesce a capire gli errori.