Lombardia, manca il collegamento con le liste: a rischio la candidatura della Brambilla
Un vizio di forma mette a rischio un gruzzolo di candidature del centrodestra in Lombardia, tra le quali spicca certamente il nome di Michela Vittoria Brambilla, parlamentare uscente di Forza Italia, ma soprattutto leader degli animalisti. L’ufficio elettorale della corte d’Appello di Milano, infatti, ha escluso 15 nominativi della coalizione in corsa alla Camera nella circoscrizione di Lombardia 1 eccependo la mancata dichiarazione di apparentamento alla coalizione da parte della lista di Noi con l’Italia.
Con la Brambilla altri 14 candidati
Oltre al nome della Brambilla, candidata nel collegio di Abbiategrasso, tra gli esclusi figurano anche gli assessori lombardi Massimo Garavaglia, candidato a Legnano, Valentina Aprea già sottosegretario al ministero dell’Istruzione, in corsa a Gorgonzola, gli esponenti Igor Iezzi, Luca Squeri, Alessandro Morelli e l’avvocato Cristina Rossello. In forse, per lo stesso motivo, anche due delle sei candidature, quella di Silvana Comaroli e di Raffaele Volpi per la circoscrizione Lombardia 4.
L’ultima parola spetta all’Ufficio centrale elettorale
I rappresentati della lista sostengono che in realtà il documento mancante che ha portato all’esclusione della Brambilla e degli altri candidati sarebbe stato depositato dal partito “capofila”, cioè Forza Italia, che si è presa carico di presentare l’intera documentazione. Si tratta, ovviamente, di un provvedimento on definitivo. La legge, infatti, assegna ai rappresentanti delle liste escluse hanno 48 ore di tempo per fare ricorso all’ufficio centrale elettorale presso la Corte di Cassazione. Quest’ultima avrà ulteriori 48 ore per decidere.