L’influenza fa paura: 20 bambini in rianimazione, 3 adulti in condizioni critiche
L’influenza fa paura, e mai come stavolta: un’annata choc del virus influenzale, quella in corso, che sta infierendo in particolar modo sui più piccoli ma che non risparmia certo gli adulti, in alcuni casi registrati nella capitale, ricoverati in condizioni critiche e costretti alla respirazione artificiale.
L’influenza colpisce i bimbi: 20 ricoverati per complicanze
L’influenza colpisce duro, insomma, soprattutto i bambini, e le complicanze possono essere pesanti. «Da Natale ad oggi abbiamo almeno una ventina di piccoli trasferiti in Rianimazione a causa di complicanze legate all’influenza, l’ultimo caso questa notte», riferisce Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive al Bambino Gesù di Roma, spiegando all’AdnKronos Salute come «a finire in Terapia intensiva sono più spesso bimbi molto piccoli o con comorbidità». Inoltre, a quanto si apprende, sono 3 i pazienti adulti che sono dovuti ricorrere all’Ecmo (il macchinario per la circolazione extracorporea con ossigenazione artificiale) al Policlinico Gemelli di Roma dopo un’infezione, in 2 casi, da virus influenzale H1N1, e si sospetta che il virus abbia causato una situazione critica anche nel terzo paziente.
Al Pronto soccorso e in pediatria come in Rianimazione
«Spesso – prosegue Villani – i bimbi che arrivano in Pronto soccorso o in Pediatria per sindromi influenzali hanno bisogno di ossigeno, tanto che ormai sia il Pronto soccorso che la Pediatria sono come reparti di semi-intensiva». Proprio per far fronte all’afflusso record di piccoli pazienti contagiati dall’influenza, l’ospedale ha quindi deciso «di rinviare ove possibile i ricoveri programmati». Buone notizie, invece, per quanto riguarda medici e infermieri. «Quest’anno abbiamo avuto una risposta straordinaria alla campagna di vaccinazione e, per esempio, nel reparto di Malattie infettive finora non ci sono state assenze di operatori legate all’influenza», ha concluso ottimista e soddisfatto Villani.