La Fornero difende la sua legge taglia-pensioni: «Un suicidio cancellarla»

9 Gen 2018 14:00 - di Robert Perdicchi

Non ci sta a passare per la causa di tutti i mali del Paese e ad entrare nella campagna elettorale come esempio negativo da cancellare. «La legge Fornero è stata preparata in 20 giorni e approvata con larga maggioranza. Non si dice mai che la legge ha anche degli effetti positivi. Mi rincresce che non ci sia stato tempo di fare dei tagli a certi privilegi, a mio avviso anche anticostituzionali», attacca l’ex ministra del Lavoro, Elsa Fornero, a Radio anch’io su Radio 1 Rai. Finita nel mirino del centrodestra e di Salvini, la Fornero difende a spada tratta la sua legge taglia-pensioni: «Certo, si può modificare, il contenuto non è perfetto: l’Ape social per esempio è un aggiustamento che migliora la legge Fornero. Si parla sempre male di questa legge ma si dimentica sempre che non si poteva continuare così. La riforma era necessaria. E’ questa la grande ipocrisia. Quando da Arcore esce il concetto ‘aboliamo la Fornero’, mi vengono in mente due cose: la prima è che c’è una paranoia da parte del segretario della Lega e poi che c’è una certa ambiguità nella formulazione di questo concetto: Berlusconi sa che la legge Fornero dal punto di vista finanziario non si può abolire se il Paese non si vuole suicidare», ha concluso Fornero.

Parlando a Radio Capital, Berlusconi aveva invece spiegato: «Con la Lega abbiamo parlato di come superare quegli aspetti della legge Fornero che, tra l’altro, sono già stati rivisti. Faremo un esame preciso ed elimineremo quegli aspetti che ci sembrano ingiusti. Non la aboliremo, interverremo dove e è giusto intervenire».

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