Iran, la pavida Ue si copre di vergogna: solo Trump prende una posizione
Continuano le proteste antigovernative in Iran, dove nella notte sono rimaste uccise almeno altre nove persone. A riferire il bilancio è la tv di Stato iraniana, secondo cui sono almeno i 20 morti dall’inizio delle proteste esplose giovedì scorso contro il carovita e la politica estera del governo. Da parte sua il governo iraniano riconosce al popolo il diritto di manifestare nel rispetto dei diritti dei cittadini e della Costituzione. È quanto ha sostenuto il portavoce del governo di Teheran, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Irna a sei giorni dall’inizio delle proteste antigovernative nella Repubblica Islamica. “I rivoltosi e i manifestanti non sono la stessa cosa”, ha detto Mohammad-Baqer Nobakht. “La violazione della sicurezza pubblica fa la differenza tra rivolte e proteste – ha aggiunto – Anche i facinorosi vanno affrontati nel rispetto della legge”. La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha accusato i “nemici” dell’Iran di essersi uniti contro la Repubblica Islamica dove da giovedì scorso si susseguono proteste antigovernative. “I nemici si sono uniti utilizzando i loro strumenti – come denaro, armi, politica e servizi di sicurezza – per creare dei problemi” all’Iran, ha detto Khamenei, facendo riferimento agli “eventi degli ultimi giorni”. Le dichiarazioni di Khamenei, rilanciate dall’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, sono le prime della Guida Suprema dall’inizio delle proteste. Durissimo il commento di Daniele Capezzone, deputato di Noi con l’Italia: “Sull’Iran, sul mancato sostegno alla lotta per la libertà e contro il regime teocratico, l’Ue si copre di vergogna. Mentre Trump non lascia passare giorno senza esprimere sostegno, l’Ue si sveglia solo dopo quattro giorni, la notte scorsa, con un tweet infelicissimo della portavoce della Mogherini (che non si è nemmeno scomodata in prima persona) per dire che stiamo seguendo, stiamo monitorando, e soprattuto che siamo in contatto con le autorità iraniane. Una sola parola: shame!”. Chissà se la capiranno…?