Influenza, strapieni i pronto soccorso. Al Bambino Gesù di Roma accessi record
Febbre alta, tosse, naso che cola, difficoltà a respirare. Anche al Bambino Gesù di Roma in queste settimane la media di accessi giornalieri è raddoppiata rispetto a quella annuale, sia a causa dell’influenza che di altre patologie respiratorie come la bronchiolite, particolarmente insidiosa per i più piccoli. «Il picco di accessi giornalieri in pronto soccorso lo abbiamo avuto il 26 dicembre – fanno sapere dall’ospedale – ovvero 298 arrivi al Gianicolo e 160 a Palidoro». In generale, in questi giorni la sede del Gianicolo è passata da una media di 140/150 accessi giornalieri a circa 260/270, e quella di Palidoro da 80 circa a 160. E le previsioni non fanno sperare in un rapido calo, tanto che nell’ospedale sono stati bloccati i ricoveri programmati, per assicurare la disponibilità di letti e far fronte all’arrivo di bimbi colpiti da sindromi influenzali che richiedono cure particolari, spiegano dal Bambino Gesù.
Influenza, i più colpiti sono i bambini
Situazione in linea con il resto el Paese. «Negli ultimi 10 giorni del 2017 gli accessi ai pronto soccorso per casi di influenza sono stati stabili rispetto allo stesso periodo del precedente anno, ma ciò che emerge dalle grandi città come Roma, Napoli e Milano è un incremento del numero degli accessi in età pediatrica, intorno al 20%, per sindromi influenzali o simil-influenzali». A tracciare un quadro provvisorio della situazione nei pronto soccorso per influenza è Francesco Rocco Pugliese, presidente nazionale Simeu (Società italiana della medicina di emergenza urgenza), che aggiunge: «La percezione che si ha al momento attuale è che vi sia una minore gravità dei casi nella popolazione generale rispetto allo scorso anno». «In questi primi giorni del 2018 il trend dei contagi è in aumento – aggiunge Pugliese – soprattuto a causa dello spostamento del periodo di massima espressione». I più colpiti comunque restano i bambini.