In fuga da Parisi, Energie per l’Italia perde pezzi: ecco chi lo ha mollato

20 Gen 2018 15:01 - di Redazione

Lecco-Roma: l’asse è  fatale per Stefano Parisi. Daniele Nava, Erder Mazzocchi, Beppe Mambretti, Mauro Piazza e Sabrina Mosca. Passa per questo nomi sparsi tra il lago di Como, la Brianza e la capitale, prima la fortuna e poi il collasso del progetto politico di Stefano Parisi “Energie PER l’Italia” . Ma andiamo con ordine, per capire come mai si è giunti alla decisione di lasciare Parisi al suo destino, bisogna cercare di unire le storie di questi noti politici locali: Daniele Nava, sottosegretario della Giunta Maroni e ex Presidente della Provincia di Lecco, in pochi mesi ha costruito la rete lombarda di Energie PER l’Italia ed è stato il regista dell’operazione di costituzione del gruppo consiliare al Pirellone, l’unico gruppo regionale in tutta Italia del movimento parisiano. Nel gruppo consiliare lombardo i due membri più influenti erano Mauro Piazza e Sabrina Mosca rispettivamente Vice presidente delle commissione Territorio e Infrastrutture, il primo, e della commissione Istruzione, Formazione e Cultura la seconda.

Nel Lazio il coordinatore regionale era Erder Mazzocchi, per due volte Consigliere regionale e già Presidente dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione Agricola del Lazio (ARSIAL). Mazzocchi fa di Roma e del collegamento con i coordinatori delle Provincie di Frosinone e di Latina  il baricentro del peso politico di Energie PER l’Italia. L’uomo di collegamento tra l’asse lecchese e romano è Beppe Mambretti, già Coordinatore Nazionale dei Circoli di Energie Per l’Italia. Uomo esperto, gran tessitore di relazioni, è detentore del ruolo di primissimo piano visto nel movimento visto che i circoli di Energie PER l’Italia, a norma di statuto, hanno le stesse funzioni delle sezioni di partito ai tempi della Prima Repubblica.

Energia per l’Italia, velleitaria e autoreferenziale

Questa corrente di persone tecnicamente più esperte ha fatto di tutto per far sì che Parisi stringesse l’accordo politico prima con l’Udc di Lorenzo Cesa e poi direttamente con la quarta gamba di Noi con l’Italia; nelle direzioni nazionali del movimento, le idee dei i due coordinatori regionali Mazzocchi e Nava riscuotevano una vasta condivisione, ma le decisioni finali del Segretario Parisi non tenevano mai conto di questo riscontro e spesso risultavano essere preconfezionate da pochi e privi di una chiara strategia politica. Visto che la proposta politica era diventata velleitaria e autoreferenziale, l’asse Lecco Roma ha acceso il motore e in pochi giorni ha fatto venire meno il primis il gruppo consiliare lombardo e successivamente tutta la rete territoriale a loro vicina che comprendeva tra gli altri anche il Coordinatore regionale del Friuli Venezia Giulia Walter Santarossa e il Presidente del IV Municipio di Milano Oscar Strano, noto per le sue battaglie contro l’occupazione abusiva nelle case popolari milanesi . Insomma, il progetto di Energia per l’Italia ha perso pezzi importanti e invece di includere e perseguire una strategia delle alleanze ha cominciato una solitaria e difficile corsa elettorale.

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