Finisce nel sangue la fuga d’amore di una minorenne: paura a Torino

15 Gen 2018 11:13 - di Gianluca Corrente

Tragedia dopo la fuga d’amore. Ha cercato di uccidere due persone solo perché volevano riportare a casa una ragazza minorenne che era scappata da casa per andare a vivere dal fidanzato. Per questo un romeno di 23 anni, abitante in provincia di Cuneo, è stato arrestato dai carabinieri di Torino con l’accusa di tentato omicidio.  Le indagini erano scattate lo scorso 23 settembre quando i militari erano intervenuti alla periferia del capoluogo piemontese dove era stata segnalata una lite tra cittadini romeni, due dei quali rimasti feriti a coltellate.

La fuga d’amore, le indagini
e la ricostruzione della vicenda

Dagli interrogatori di alcuni protagonisti della vicenda era emerso che le  due vittime di accoltellamento, in compagnia di un altro giovane e della fidanzata di quest’ultimo, si erano messi a cercare la sorella minore della ragazza non rientrata a casa già dalla sera precedente e verosimilmente allontanatasi per stare con il proprio fidanzato.    La giovane, in particolare, aveva raccontato ai militari che essendo venuta a sapere che la sorella sarebbe andata a casa di un’amica nei pressi di dove si è poi verificato il ferimento, era andata a cercarla in compagnia di alcuni amici. Notando in strada il fidanzato della sorella, in compagnia di un amico, gli aveva chiesto notizie. Il giovane aveva però negato di sapere dove si trovava la minore, ne era quindi scaturita una lite, poi degenerata. L’amico che si trovava in compagnia del fidanzato della minorenne aveva, infatti, estratto dalle tasche un coltello, poi dopo aver  inseguito il gruppo ne aveva  picchiato e accoltellato due con un coltello di 20 centimetri.  Le testimonianze dei presenti e l’esame delle immagini  delle telecamere di video sorveglianza di alcuni negozi della zona hanno permesso ai carabinieri di identificare l’autore dell’aggressione che è stato arrestato dai militari in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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