Elezioni, l’ex-Pizzarotti demolisce i Cinquestelle: «Vogliono solo yes-men»

20 Gen 2018 12:00 - di Michele Pezza

E se lo dice lui, ci sarà da credergli. Soprattutto se il lui in questione è uno che i grillini li conosce bene per averli visti da vicini e per averne sofferto in prima persona la loro siderale distanza tra i predicare bene e il razzolare male. Stiamo parlando di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, già storico esponente – tra i fondatori addirittura – del M5S dal quale fu espulso con l’accusa di aver nascosto ai capi Grillo e Casaleggio senior la sua iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufficio relativamente alle nomine nel cda del Teatro Regio.

Pizzarotti: il MoVimento è spaccato in due

Un’autentica inezia (fu anche archiviata) se raffrontata alle imbarazzanti performance di Virginia Raggi e della sua giunta, ma che fu sufficiente a costargli l’esclusione dal MoVimento. Più che logico, dunque, che ora, in prossimità delle elezioni, Pizzarotti voglia togliersi qualche sassolino dalle scarpe. L’occasione gliel’ha offerta, attraverso un’intervista, il Qn. E lui non l’ha sprecata: «Spero che vincano i 5 Stelle, così, una volta per tutte, emergeranno le loro incongruenze e si vedrà chiaramente la distanza fra tutto ciò che dicono o promettono e quello che davvero fanno», esordisce Pizzarotti, che racconta di un MoVimento diviso tra «due anime che non riescono a convergere». Una, spiega, «che segue la pancia della base» mentre l’altra «pensa solo ad arrivare al governo».

«Grillo sta per lasciare»

Si tratta di un contrasto che neppure l’ex-comico sembra capace di appianare. «Non è un caso – osserva infatti il sindaco – che Grillo se ne stia andando». La prova? «Nel nuovo simbolo resta solo il blog delle stelle, neanche c’è più la parola MoVimento». Pizzarotti  non ha ancora deciso per chi voterà il 4 marzo, ma è lui stesso a far capire che è molto difficile che possa scegliere i suoi vecchi compagni. Il loro obiettivo, conclude, è «creare un movimento di yes men, evitando in tutti i modi coloro che non si adeguano o chi, magari, ha anche solo l’idea di creare una corrente».

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