Donna morta di freddo a Prati Fiscali, è emergenza: i senzatetto sono 7700
“Ci saranno gli accertamenti del caso per il decesso avvenuto nei giardini di via Val d’Ala, nella zona di Prati Fiscali di una cinquantenne ucraina, una delle tante e dei tanti clochard che vivono in strada a Roma e che purtroppo perdono la vita. Ma se effettivamente è stato un malore per il freddo e gli stenti rappresenta l’ennesimo episodio grave per una città dove i cosiddetti ”invisibili” transitano e purtroppo scompaiono nell’abbandono”. È quanto dichiara il una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale. “Solo pochi giorni fa – ricorda Benvenuti – era stato trovato il corpo di un senzatetto marocchino sotto ponte Duca d’Aosta stroncato dagli stenti, ma negli ultimi giorni dell’anno appena trascorso è morto assiderato un rumeno alla stazione Tuscolana, ed il 19 dicembre vi è stato un decesso sui marciapiedi della stazione Termini. Come Ecoitaliasolidale abbiamo anche alla vigilia del Capodanno effettuato in sinergia operativa con la Protezione Civile Arvalia, una serie di iniziative notturne per la distribuzione di pasti e vestiario fra i senza tetto presenti nelle strade della Capitale. Secondo le nostre rilevazioni nella Capitale vi è una ”città” invisibile composta da circa 7.700 senza tetto, la metà italiani, di cui 3000 vivono in strada, fra i cartoni, sotto i cornicioni dei palazzi o lungo le Stazioni ferroviarie Termini, Tiburtina e Ostiense. Altri 2000 – dichiara Benvenuti – in alloggi di fortuna come edifici abbandonati e insediamenti abusivi. Poi, ce ne sono altri 2500 che vengono ospitati in parrocchie, centri convenzionati di Roma e associazioni di volontariato. A questi si devono aggiungere 10milafamiglie in attesa di un alloggio popolare”. ”In queste notti con i nostri Volontari abbiamo raggiunto fra i cartoni e le poche coperte a disposizione persone, di tutte le nazionalità, con un disagio terribile – ha dichiarato Vanda Soriente, responsabile regionale del Lazio di Ecoitaliasolidale – soprattutto esposte al freddo, al limite della sopravvivenza”. ”Chiediamo di fare di più e meglio per garantire a Roma un piano-freddo che non è possibile ampliarlo con una ordinanza solamente in questi ultimi giorni dopo il grande freddo e le piogge -proseguono Benvenuti e Soriente – vogliamo ancora ricordare come a Roma mentre chi amministra ha chiuso i tradizionali nasoni con un provvedimento inutile per l’emergenza idrica estiva ed ancora non ha provveduto alla riapertura danneggiando proprio i senza tetto, in questi giorni di feste natalizie sono state inaugurate alcune panchine anti-bivacco a due passi da piazza Bologna, che chiediamo di ripristinarle come normali panchine per tutti ed è chiaramente -proseguono Benvenuti e Soriente – in ritardo il piano emergenza freddo, aggiornato solo in queste ore, ma insufficiente ed in ritardo. Il Movimento Ecoitaliasolidale in sinergia con la Protezione Civile Arvalia, guidata dal Presidente Luciano Trauzzola ha inteso proseguire la raccolta di un bene di prima necessità per queste persone, le coperte e lo proseguiremo nei prossimi giorni per garantire a chi non ha neanche un giaciglio o una coperta la sopravvivenza”. ”Con queste giornate della Solidarietà – concludono gli esponenti di Ecoitaliasolidale – abbiamo voluto accendere un faro sulla città invisibile, per illuminare le coscienze di tutti, ma soprattutto per chiedere alle Istituzioni di intervenire con tempestività, ed oggi probabilmente si conta l’ennesima vittima del freddo a Roma”.