Con “Sono tornato” il cinema scopre che il Duce non se n’è mai andato
«Quello che è difficile da sopportare è che Mussolini è uno di noi». Al netto del battage pubblicitario in vista dell’uscita (1° febbraio) del suo film Sono tornato di Luca Miniero, remake italiano del tedesco Lui è tornato con protagonista un redivivo Adolf Hitler, Nicola Guaglianone, sceneggiatore del lungometraggio (interpretato anche da Stefania Rocca, Gioele Dix ed Eleonora Belcamino) insieme allo stesso Miniero, si dice sorpreso dall’interesse degli italiani per il Duce: «Questo personaggio – ha sottolineato – ci mette di fronte alle nostre mostruosità: non è il Duce che fa paura, siamo noi che facciamo paura…». Ad impressionare Guaglione, Miniero e Frak Matano, che nel film veste i panni di Andrea Canaletti, un giovane documentarista, è stato soprattutto il successo riscosso dal resuscitato Mussolini, cui presta il volto l’attore Massimo Popolizio, nelle scene girate in candid camera.
Il 1° febbraio esce il film sul Duce redivivo
«Quando abbiamo girato l’ospitato nel programma di Cattelan – ha ricordato Popolizio – il pubblico non sapeva che stavamo girando un film ed è finita con tanti ragazzi che gridavano “Viva il Duce”». Tutt’altra musica in Germania per il film sul Fürher: «Lì molti tedeschi erano schifati, da noi si volevano fare i selfie con me vestito da Duce». Il film mostra Mussolini che si aggira in divisa dalle parti di Porta Vittoria, il quartiere più multietnico di Roma sospettando che l’Abissinia abbia invaso il nostro Paese e scoprendo che i “pederasti” possono sposarsi. Viene scambiato dal documentarista Canaletti-Matano per un comico geniale che gioca tutto sul politicamente scorretto. Da qui l’idea di girare l’Italia con lui per filmarne il confronto con gli italiani di oggi. Il tour si rivela un successo senza precedenti: al redivivo Duce vengono offerti show tv e ospitate a non finire.
Il regista: «La gente diceva: “Torna!”»
Racconta ancora Matano a proposito del lavoro fatto sul campo con le interviste e le candid camera: «Dopo 30 secondi che parlavano con Popolizio era come se parlassero con il vero Mussolini e molti gli dicevano: “Torna!”. Mio nonno – rivela l’attore – era un nostalgico del fascismo aveva in casa le statue di Mussolini. Però, nonostante io voglia bene a mio nonno, so quello che Mussolini ha fatto». Ma, forse, suo nonno lo sapeva ancora meglio.
Il più grande statista della storia !
A distanza di quasi un secolo beneficiamo ancora noi
tutti delle sue opere e delle sue istituzioni . Nonostante
le difficoltà di allora chiudeva i conti di bilancio in attivo!
Noi non abbiamo fatto nulla , anzi siamo andati indietro
e con un debito procapite allucinante. Abbiamo arricchito
la classe politica, non abbiamo la certezza della pena e
non abbiamo sicurezza neanche nella proprietà privata.
Sono dispiaciuto di non aver vissuto quando esistevano
quei Valori !
É stato il piu grande politico della storia e ancora non ce ne é un altro come lui, che come lui amava Italia e italiani
magari anche per 6 mesi…evoco tutte le notti.
chi avrebbe voluto una reazione politicamente corretta è stato deluso
Dovrei dire magari! ma sarei un sempliciotto.Dico in vece che torni e non si circondi di quei “fascisti” che lo hanno deligittimato davanti al popolo con soprusi, vigliacchierie , e quant’altro,WWW Benito
Condivido in pieno il Suo commento.
E’ esattamente così che dovrebbe essere, è L Italia sarebbe il miglior paese del mondo.
In tutti i casi, e sempre, la storia e il suo passato non va dimenticata.
Sempre c’è stato il rovescio della medaglia in ogni avvenimento della vita passata.
Esso non va dimenticato ma ricordato per non commettere gli stessi errori,se ce ne sono stati.
Oltre a fare pena e disgusto, ancora una volta vogliono far passare solo una parte della storia e non anche tutte le cose buone che ha fatto Mussolini, ma si sa sono alla deriva e non hanno mai avuto idee.
è una buona notizia – la storia non si cancella