Giulia Bongiorno: io convinta da Salvini. E Andreotti avrebbe approvato

19 Gen 2018 10:32 - di Redazione

Giulia Bongiorno capolista per la Lega in vari territori del Paese. E Andreotti – assicura lei – avrebbe approvato “questa Lega nazionale e concreta”. Non solo, spiega anche in cosa consiste la “nitidezza” del pensiero di Matteo Salvini: “Regole, merito e sanzioni: ormai l’Italia è diventata il bengodi dei delinquenti”. Bongiorno, un tempo garantista convinta e sostenitrice del progetto di destra moderata di Futuro e libertà, oggi è una paladina della legittima difesa: “Chi entra in casa altrui – dice a Repubblica – per uccidere e violentare deve accettarne le conseguenze. Bisogna tutelare chi reagisce, inserendo nella legge una presunzione di legittimità della reazione”.

Farà il ministro della Giustizia? “Quello che farò, se ne avrò modo, è portare un contributo nelle materie in cui sono esperta: giustizia e diritti delle donne”. “Siccome la Lega di Salvini, per prima cosa, ha il pragmatismo nella sua politica, credo che ad Andreotti la mia scelta sarebbe piaciuta”, osserva intervistata anche dal Messaggero. A chi le fa notare che indossa un’altra casacca dopo quella finiana e montiana, replica così: “Io resto – è la risposta- quella che sono sempre stata. Una persona che crede nel garantismo, accompagnato da regole e sanzioni, e che crede che dietro ogni diritto ci sia un dovere”. A QN, afferma che “Salvini non mi ha promesso nulla. Non abbiamo accordi in tal senso. Non mi servono l’etichetta o la scrivania perché non mi interessa una poltrona”. A proposito della proposta della Lega di riaprire le case chiuse, ribadisce: “Serve una regolamentazione, basta con il caos. Le prostitute consapevoli devono pagare le tasse, ma questo certo non significa abolire le sanzioni penali per chi sfrutta le donne”.

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  • pietro meucci 19 Gennaio 2018

    “…Chi entra in casa altrui – dice a Repubblica – per uccidere e violentare deve accettarne le conseguenze. Bisogna tutelare chi reagisce, inserendo nella legge una presunzione di legittimità della reazione”. E non solo; bisogna anche affermare che il fortissimo turbamento esiste SEMPRE e semmai spetterà all’accusa dimostrare che la vittima era invece tranquilla e placida come un poppante appena svezzato.