Berlusconi: “L’euro ha dimezzato i risparmi degli italiani: fu colpa di Prodi”
Rispetto a 24 anni fa, quando scese in campo, l’Italia secondo Silvio Berlusconi è peggiorata per colpa dell’euro. Lo pensiamo in molti, la realtà è sotto gli occhi di tutti e ora anche chi allora plaudiva alla moneta unica si deve ricredere sulle modalità che penalizzarono ampiamente l’Italia. Berlusconi torna su u tema che ha scalfito il risparmio degli italiani in un’intervista concessa al Corriere dell’Umbria e alla catena dei Corrieri collegati (Rieti, Viterbo, Arezzo e Siena)- da oggi, primo gennaio 2018, diretti da Franco Bechis -. Sono stati resi noti alcuni stralci anticipati dall’Adnkronos. “Alcuni cambiamenti sono stati in peggio, come l’introduzione dell’Euro con quelle modalità e a quei valori improvvidamente accettati da Prodi, che ha dimezzato i redditi e i risparmi degli italiani, altre in meglio, come ad esempio l’alta velocità ferroviaria, che ha reso il Paese più competitivo”.
“Italiani delusi dal centrosinistra, soprattutto i terremotati”
“Direi però – aggiunge Berlusconi – che i grandi nodi rimangono da sciogliere, e gli italiani oggi sono più scettici e più delusi, dopo quattro governi della sinistra che non sono stati scelti dai cittadini. D’altronde come potrebbero non essere scettiche e deluse, per esempio, le popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto, che – a differenza di quanto avvenne nel 2009 all’Aquila quando governavamo noi – oggi a due anni dal terremoto non riescono ancora ad avere un tetto sicuro e non vedono ripartire la ricostruzione?”.
“Bisogna passare a un’Europa dei popoli”
Sull’Europa secondo Berlusconi ”i nostri governi non hanno saputo tutelare gli interessi dell’Italia. Quello che l’Italia
dovrà fare sarà chiedere di ripensare radicalmente il modello di integrazione europea, passando dall’Europa dei burocrati all’Europa dei popoli. Se vogliamo che l’Europa abbia un futuro e che per l’Italia torni ad essere un’opportunità e non un problema si dovrà passare dall’attuale Europa dei burocrati all’Europa dei popoli”.
Le pagelle di Berlusconi ai leader europei
Nell’intervista il leader di Forza Italia dà le sue pagelle anche al presidente Usa Donald Trump, a quello francese Emanuel Macron e ad Angela Merkel: ”Non credo che in Italia si possa importare un ‘modello straniero’, tantomeno quello di Trump, perché la realtà americana è totalmente diversa dalla nostra. Non posso però negare alcune scelte coraggiose del Presidente USA, come la riforma fiscale, un modello che noi dovremmo seguire e imitare, invece di criticarlo e protestare come ha fatto, con un certo provincialismo, il governo italiano. Sui nostri partner europei non sta a me dare giudizi. Macron è brillante e preparato, ma la sua è una sinistra che ha distrutto la sinistra storica. Forse è un bene ma non è il nostro modello. Con la signora Merkel condividiamo i valori di fondo, la visione dello Stato e della società ma non è neppure lei un modello, perché l’Italia ha altre specificità. Tuttavia non c’è dubbio che abbia rappresentato in questo decennio difficile un baluardo di stabilità e di responsabilità in Europa. Naturalmente ha tutelato gli interessi del suo paese, ma questa non è una colpa”. No. Il problema per noi è avere avuto la sinistra al governo in questi anni cruciali.
I have stated this before, “Italy has too many political parties” a country can not be controlled when you have too many different ideas” Italy will always remain a convoluted, confused, political novice. The same old politicians which change the name of a party, but in the end the same old music.
L’Italia ha solo bisogno di in governo che legiferi in funzione prima di tutto in base agli interessi Nazionali e degli Italiani. Non asserviti a nessuno.