Arrivano i migranti velisti: ora puntano verso l’Italia col vento in poppa…

9 Gen 2018 13:42 - di Redazione

Il migrante skipper, impegnato a cazzare le randa e a navigare di bolina, finora non si era visto. Ieri, però, la sopresa: i mezzi navali del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, in pattugliamento nelle acque antistanti la Calabria Ionica, nelle prime ore della mattinata hanno intercettato e controllato un natante sospettato di trasportare illegalmente migranti. A seguito delle prime verifiche, è stata accertata la presenza di 33 persone a bordo, la maggior parte di dichiarata nazionalità curda, con l’intenzione di raggiungere l’Italia. L’attività è scaturita dall’avvistamento da parte del velivolo Atr42 del Gruppo Esplorazione Aeromarittima della Guardia di Finanza, impiegato nello Ionio nella missione ‘Triton 2017’ sotto l’egida dell’Agenzia Europea Frontex, di una barca a vela bialbero, con i migranti nascosti sottocoperta e battente bandiera americana, che era difficilmente riconoscibile quale natante utilizzato per l’illecito traffico in quanto apparentemente in normale transito nelle acque del Mar Ionio. L’esperienza delle Fiamme Gialle del mare, però, ha permesso di smascherare la vera attività dell’imbarcazione. Poco prima del fermo, infatti, i militari a bordo delle unità della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone non si sono fatti sfuggire la linea di galleggiamento del veliero particolarmente bassa, segno della probabile presenza di numerose persone a bordo. I finanzieri hanno abbordato l’imbarcazione in condizioni meteo marine avverse e trasbordato sulle unità navali del Corpo trentuno migranti di nazionalità curda e due uomini di origine ucraina, i quali sono stati condotti presso il porto di Crotone per gli ulteriori approfondimenti.
Al termine delle indagini, eseguite dai finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone e dagli agenti della locale Squadra Mobile della Polizia di Stato, i due ucraini presenti a bordo sono stati arrestati e messi a disposizione della Procura della Repubblica di Crotone per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e successivamente portati in carcere poiché ritenuti autori e responsabili del traffico illecito. I 31 migranti di nazionalità curda si sarebbero imbarcati sul bialbero da una località greca e avrebbero navigato per diversi giorni al fine di raggiungere le coste italiane. Proseguono le indagini da parte delle Fiamme Gialle per individuare e disarticolare l’organizzazione criminale che con lo stesso sistematico modus operandi persegue illeciti guadagni a danno alla collettività.

Commenti

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  • Sabatangelo 11 Gennaio 2018

    Va bene, e che fine hanno fatto I 31 curdi ? Hanno raggiunto il loro obiettivo di venire in Italia ?