Un cablo rivela: “A Piazza Tienanmen furono massacrate 10mila persone”
La repressione delle proteste di Piazza Tienanmen nel 1989 provocò almeno 10mila morti. Lo rivela un cablo diplomatico, finora rimasto segreto, firmato dall’allora ambasciatore britannico in Cina, Alan Donald. A fornire al diplomatico le vere cifre del massacro, ha raccontato lo stesso Donald secondo quanto riporta la Bbc, fu un amico di un membro del Consiglio di Stato cinese. Le autorità di Pechino, alla fine del 1989, riferirono che nei moti della piazza rimasero uccisi 200 civili e diverse decine di poliziotti e militari.
La protesta di Piazza Tienanmen nel 1989 a Pechino
Il cablo diplomatico era custodito negli archivi nazionali britannici a Londra ed è stato declassificato lo scorso ottobre. In seguito, è stato visionato dal sito HK01. La fonte dell’informazione, scrisse l’ambasciatore Donald nel suo cablo, era stata affidabile in passato ed «era attento a separare i fatti dalle speculazioni e dalle voci». La protesta di Piazza Tienanmen a Pechino durò sette settimane, prima che le autorità decidessero di inviare l’esercito per mettere fine alle manifestazioni, le più grandi mai organizzate nella storia della Cina comunista.
Che sia un monito per tutti coloro che amano il comunismo ovunque si trovi, e che la smettano di accostare guerre drammi miseria e stermini di massa, solo al fascismo e nazismo. Scopriranno che il comunismo ha fatto cose aberranti e sempre nascoste e minimizzate dai media collusi e bastardi. Speriamo di non essere più governati da quella feccia.