Trump riporta gli Usa sulla Luna. Ma il vero obiettivo è Marte…
Grandi progetti spaziali per Donald Trump, per nulla disposto a lasciarsi irretire dalla campagna di stampa dei media americani che cercano di trascinarlo sul terreno dell’impeachment oscurando quanto di buono ha fatto e vuole cercare di fare l’amministrazione del potente Tycoon americano. Le ambizioni spaziali di Trump portano direttamente sulla Luna, come primo passo, a 45 anni esatti dall’ultima missione umana dell’Apollo 11, ma il passo successivo dovrebbe essere la conquista di Marte. Un modo come un altro per ribadire la supremazia degli States su Russia e Cina, il modo più spettacolare, suggestivo.
Washington ha firmato così la “Space Policy Directive 1”, che ordina alla Nasa di “guidare un programma di esplorazione spaziale innovativo per far tornare gli astronauti americani sulla Luna ed eventualmente farli andare su Marte”. “Cambierà la nostra politica sui viaggi umani nello spazio per aiutare l’America a diventare la forza trainante dell’industria spaziale, ottenere una nuova conoscenza del cosmo e sollecitare una tecnologia incredibile”, ha sottolineato uno dei portavoce della Casa Bianca. In realtà gli Usa, proprio con gli storici rivali russi, potrebbero costruire una nuova stazione spaziale, la Deep Space Gateway, posizionata nell’orbita lunare. L’obiettivo della Luna, secondo il vice presidente Usa Mike Pence, non sarà quello di piantare bandiere ma “costruire le basi da cui partire verso Marte e oltre”. Secondo alcuni il ritorno alla Luna è pianificato entro cinque anni.