Sparò a un ladro albanese: condannato a 4 anni. E dovrà pure risarcirlo

19 Dic 2017 9:55 - di Gabriele Alberti

La beffa. Condannato a quattro anni e undici mesi con una provvisionale  24.500 euro e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per Walter Onichini, il macellaio di Legnaro che sparò a un ladro albanese, ferendolo. Si era intrufolato per derubare lui e la sua famigliaL’accusa per il padovano è stata di tentato omicidio. Il pm Emma Ferrero aveva chiesto 5 anni e due mesi mentre l’albanese ferito aveva chiesto un risarcimento di 324mila euro. Una sentenza emblematica della scarsa certezza dei propri diritti e della beffa in cui si incorre anche solo tentando di difendersi in casa propria. Infatti, dopo la condanna, nel tribunale di Padova, si sono alzati fischi e urla contro la magistratura e contro lo Stato: “Vergogna – hanno commentato i presenti – ti vengono a rubare in casa… e bisogna pagare anche i ladri”, si legge sul Gazzettino di Padova. 

Ladro risarcito, sentenza choc

Onichini – lo ricordiamo- è un macellaio di Legnaro, paesino in provincia di Padova. Nel luglio del 2013 ha sparato ai ladri mentre si stavano intrufolando in casa per derubarlo. “Ero convinto che i ladri avessero rapito mio figlio di 20 mesi”, ha spiegato il commerciante durante il processo. Ma a nulla sono valse le sue ragioni e il pm ha, comunque, chiesto cinque anni per tentato omicidio. Secondo l’accusa, aveva sparato con l’intenzione di uccidere. Dopo aver ferito il 25enne albanese, lo aveva caricato sull’auto e lo aveva abbandonato in mezzo ai campi, a circa un chilometro da casa sua. Il corpo ferito del bandito era stato, poi, ritrovato, all’alba, da un passante. Alla lettura della sentenza si sono levate in Aula le proteste di amici e sostenitori dell’imputato. “C’è la totale mancanza di tutela dei diritti di noi cittadini”, hanno urlato i presenti. Già la scorsa settimana, come ricorda Padova Oggi, gli indipendentisti veneti avevano manifestato per Onichini. Tra i manifestanti, che avevano marciato dalla stazione al tribunale, erano presenti anche i membri del sindacato di polizia Coisp e Graziano Stacchio, il benzinaio che aveva sparato a un malvivente che aveva provato a derubare la sua pompa di benzina”.

 

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