Si droga e sviene: il figlio di 3 anni muore di freddo. Per lei niente carcere

14 Dic 2017 11:01 - di Fortunata Cerri

Drogata non ha sentito piangere né implorare aiuto il figlio di 3 anni che per il freddo è morto sul portico di casa. Lei giaceva svenuta a terra dopo aver assunto metanfetamine e aver fumato marijuana. Come ricostruisce il Messaggero, Jamie Lyn Basinger, 24enne di Morganton, negli Usa, non trascorrerà un altro giorno in carcere per la morte del piccolo Landyn Melton dopo che i giudici, pur con la sua confessione in mano, hanno scelto di rispedirla a casa.

Sviene dopo aver fumato marijuana

Era la sera del 14 marzo quando Landyn uscì dalla sua stanza e poi fuori di casa senza che la madre se ne accorgesse: era svenuta dopo che, per sua stessa ammissione, il giorno prima aveva assunto metanfetamine e quella sera aveva fatto uso di marijuana. Il bimbo ha urlato, ha pianto disperatamente e ha sbattuto i pugni sulla porta di vetro, ma non c’era nulla che riuscisse a svegliare Jamie. A trovare il piccolo la mattina del 15 marzo,  si legge ancora sul Messaggero, il giorno dopo il suo compleanno, è stato un vicino di casa che ha immediatamente chiamato i soccorsi: quando i medici sono arrivati sul posto era già morto per il freddo, come ha confermato l’autopsia.

La donna non andrà in carcere

Jamie è stata dichiarata colpevole di omicidio colposo e ha ammesso le sue colpe, ricorrendo a un patteggiamento. «Mentre lei era svenuta in casa, Landyn moriva di freddo – ha detto il pm Michelle Lippert al giudice Nathanial Poovey – Doveva sorvegliare il suo bambino. Aveva appena compiuto 3 anni ed era in strada, di notte, al gelo. Per sua stessa ammissione non lo ha sentito: stava dormendo mentre lui moriva di freddo». Il giudice, tuttavia, ha sospeso la condanna alla pena detentiva, stabilendo che la donna rimanga tre anni in libertà vigilata: dovrà fornire 72 ore di servizio alla comunità e rispettare tutti gli ordini del Dipartimento dei servizi sociali per quanto riguarda l’altro figlio.

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