Sì della Camera alla manovra. Tutte le novità dalla web tax al bonus bebè
La Camera ha approvato con 270 sì, 172 no e 5 astensioni il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. Il testo passa nuovamente all’esame del Senato in terza lettura, dove dovrebbe passare senza modifiche entro la serata di oggi.
Ecco le principali novità:
Sale da 11 a 15 il numero delle categorie di lavoratori impegnati in attività gravose che potranno accedere all’Ape sociale (anticipo pensionistico). Per le donne lavoratrici con figli è riconosciuto un bonus di un anno per ogni figlio (fino a un massimo di due anni).
Il bonus bebé viene limitato al solo anno 2018. L’importo rimane pari a 960 euro, non più per tre anni ma solo per uno. Il bonus spetta a chi ha un reddito Isee familiare fino a 25mila euro all’anno (importo che raddoppia se il reddito scende sotto i 7mila euro l’anno).
L’equo compenso, che è stato introdotto con il Dl fiscale, viene confermato e rafforzato per tutte le professioni, ordinistiche e non. Una sola eccezione: gli agenti della riscossione.
Passa dal 6% al 3% la web tax sulle transazioni digitali che avrebbe dovuto colpire i proventi dei giganti del web. Scatterà inoltre dal 2019 senza portare benefici alle casse dello Stato nel 2018. Aumenta infine da 2800 a 4000 euro la soglia di reddito per i figli a carico.
“La legge di bilancio – ha commentato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia – è l’ultimo assalto alla diligenza di questa maggioranza e di questo governo di buoni a nulla ma capaci di tutto. C’è il caos, misure elettoralistiche, ma tanto non gli servirà a nulla: perderanno le prossime elezioni avendo però ipotecato gran parte dei prossimi bilanci, sprecando risorse e buttando a mare i risparmi degli italiani. Davvero una bruttissima pagina politica, una bruttissima pagina, speriamo l’ultima, di questa maggioranza e di questo governo”.