Il saluto al congresso FdI del presidente della Fondazione An Valentino

2 Dic 2017 18:12 - di Antonio Pannullo

Non poteva mancare al II Congresso nazionale di Fratelli d’Italia in corso a Trieste il saluto e l’augurio della Fondazione Alleanza nazionale, l’organismo che custodisce gelosamente il prezioso patrimonio del Movimento Sociale e di Alleanza nazionale e in genere della destra italiana e della sua storia e memoria. Col suo consistente patrimonio, costituito nei decenni dai sacrifici di oscuri quanto nobili militanti e attivisti della destra, delle cui donazioni il Secolo d’Italia (oggi asset fondamentale della Fondazione) puntualmente riferiva ai lettori, la Fondazione preserva e diffonde la cultura politica e sociale della destra italiana attraverso iniziative culturali di ogni genere. E il saluto lo ha portato il nuovo presidente della Fondazione Giuseppe Valentino, già senatore, sottosegretario alla Giustizia, avvocato ma soprattutto sincero militante di destra, sia nelle piazze che nei tribunali per difendere i nostri ragazzi ingiustamente accusati dal sistema (come lo definivamo allora) che nel parlamento, con le sue battaglie nell’interesse dei cittadini: di tutti i cittadini e non solo dei suoi elettori. Valentino ha ringraziato il suo predecessore Franco Mugnai, per anni al vertice della Fondazione e si è complimentato con Giorgia Meloni per la scelta di Trieste quale sede di questo importantissimo evento.  Valentino ha ricordato brevemente la “storia antica” della Fondazione Alleanza nazionale e il suo percorso di militanza politica, di passione, di consapevolezza piena del suo ruolo. “Solo così – ha chiarito – ¬ potremo incidere efficacemente sulla risoluzione dei gravi problemi di questo nostro amato Paese. Valentino ha poi ricordato che nel consiglio della Fondazione vi sono molti esponenti di FdI, che tenacemente portano avanti la comune battaglia per quei valori che tutti condividono: “I vostri successi sono i nostri successi. Questa vostra crescita è anche la nostra crescita, e grazie ancora per aver scelto Trieste come sede del Congresso perché è una città  cara ai nostri cuori di patrioti”.

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