Non si ferma la guerra sorda tra Israele e Hamas: razzi e rappresaglie
L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito due postazioni del movimento islamico di Hamas nella Striscia di Gaza dopo il lancio di tre razzi dall’enclave palestinese contro un edificio nel sud di Israele. ”I carri armati delle Forze di difesa israeliana e un caccia dell’Aeronautica militare hanno colpito due postazioni nel nord della Striscia di Gaza”, si legge in un comunicato dell’esercito israeliano. L’azione è ”in risposta ai razzi sparati verso Israele” questa mattina, recita il comunicato. Intanto è il quarto venerdì di protesta nei Territori palestinesi dopo l’annuncio, lo scorso 6 dicembre da parte del presidente americano Donald Trump, del riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele: tra i palestinesi si contano decine di feriti, alcuni dei quali gravi. Diverse migliaia di palestinesi hanno preso parte alle proteste lungo il confine meridionale di Israele con Gaza e in diverse zone della Cisgiordania, riferisce una portavoce dell’esercito israeliano. I manifestanti hanno lanciato sassi contro i militari e dato fuoco a pneumatici lanciandoli nella loro direzione. I soldati hanno risposto aprendo il fuoco e ferendo quattro ‘istigatori’ lungo il confine con Gaza, ha affermato la stessa fonte. Stando invece ai portavoce dei ministeri della Sanità a Gaza e in Cisgiordania, 20 palestinesi di Gaza sono stati feriti da proiettili e due di loro versano in condizioni gravi. Numerose persone sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco anche in Cisgiordania. Decine di altre persone sono rimaste intossicate dai gas lacrimogeni.