New York, stop al buonismo. Gasparri: «L’attentatore è un immigrato integrato»
«Apprendiamo che l’attentatore che ha colpito ieri a New York è un giovane nato in Bangladesh, immigrato insieme alla famiglia sei anni fa negli Stati Uniti. Il mancato stragista aveva un regolare permesso di soggiorno e un lavoro. Tutti elementi che lo farebbero un ragazzo “integrato”, ma che invece non gli hanno impedito di coltivare il suo odio alimentato attraverso la rete e alcuni spostamenti all’estero, compresa la sua terra d’origine». Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri osserva che molti diranno «che l’America, l’Europa, sono paesi pieni di stranieri. Ma episodi come quello di New York e tutti gli attentati terroristici che ci sono stati in Francia, in Belgio, a Londra vedono protagonisti immigrati in apparenza inseriti in un contesto che in realtà detestano al punto da uccidere».
Attentato a New York, Gasparri: «Basta con l’integrazione a ogni costo»
Questi fatti, prosegue il senatore di Forza Italia, «dovrebbero far riflettere una volta di più, i demagoghi delle porte aperte a tutti e dell’integrazione a ogni costo, politiche cariche di retorica che hanno fallito. Ci rifletta soprattutto chi vorrebbe ancora oggi regalare la cittadinanza agli immigrati, svendendo la nostra cultura, la nostra storia. Servirebbero piuttosto – conclude – leggi per revocare la cittadinanza a chi non lo merita e controlli più stringenti su chi entra nei nostri Paesi».