Melbourne, tra i feriti c’è un italiano. Il premier australiano: «Incidente isolato»
C’è anche un italiano tra le 19 persone rimaste ferite nell’attacco di ieri a Melbourne, in Australia. Si tratta di un ragazzo di 25 anni di cui per ora non sono state divulgate le generalità, ma del quale si sa che non versa in condizioni critiche. A rivelarlo è stata la stampa australiana, citando il Consolato generale d’Italia.
L’italiano e le altre vittime straniere di Melbourne
La notizia è stata poi confermata dall’Unità di crisi della Farnesina, che ha fatto sapere che sta seguendo attentamente il caso ed è in contatto sin dal primo momento con il connazionale che è assistito dal Consolato generale di Melbourne». Anche il ministero degli Esteri ha rassicurato sul fatto che il giovane non è in pericolo di vita. L’italiano non è la sola vittima straniera del Suv che ha travolto i passanti nel centro della città: altre otto vittime sono cittadini di Paesi esteri, originari di Corea del Sud, Cina, India, Venezuela, Irlanda e Nuova Zelanda. La polizia ha rilasciato un elenco aggiornato, in cui ha confermato che un uomo di Northcote di 83 anni, e due sudcoreani, di età compresa tra 61 e 67, rimangono in condizioni critiche. Il bambino di quattro anni, anch’esso sudcoreano che vive a Hoppers Crossing, è in condizioni stabili.
La posizione delle autorità australiane
Il premier Malcolm Turnbull ha sostenuto che l’attacco è stato un «crimine scioccante», ma «un incidente isolato», riferendo che sull’accaduto «continuano le indagini». Ciò che è certo è che alla guida del Suv c’era un cittadino australiano 32enne di origini afghane, del quale le autorità hanno detto che ha un passato di tossicodipendenza e problemi mentali ma nessun legame di tipo terroristico. Secondo quanto riferito da un ufficiale, però, l’uomo avrebbe giustificato la sua azione sostenendo fosse contro presunti «abusi verso i musulmani».