Massimo Fini: non esiste alcun obbligo di essere antifascisti. No alla caccia alle streghe
Lo scrittore Massimo Fini, voce controcorrente e solitamente non allineata, interviene sul Fatto quotidiano per denunciare la caccia alle “streghe nere” da parte della democrazia italiana e delle altre democrazie occidentali che, attraverso una serie di divieti e censure, si intromettono nella vita delle persone svelando un volto intollerante che è tipico dei regimi totalitari.
“E viene il ragionevole dubbio – scrive Massimo Fini – che i veri fascisti siano coloro che vogliono impedire agli altri di definirsi o di essere tali. Come diceva Longanesi: i fascisti si dividono in due categorie, i fascisti propriamente detti e gli antifascisti. “
Prosegue Massimo Fini: “Sui canali ufficiali dell’informazione si sostiene che questi rigurgiti fascisti o nazisti sono presi sottogamba. A me pare vero il contrario e questo accanimento non fa che rinfocolarli. Non c’è bisogno di essere Freud per sapere che la trasgressione, quale che sia è, soprattutto per i giovani, eccitante”.
Ma in particolare lo scrittore sottolinea che “non esiste alcun obbligo di essere antifascisti: bisognerebbe esserlo tutti, come la nostra Costituzione, ma il peggior modo per dissuadere qualcuno dal diventare fascista è quello di proibirglielo per legge…”.