Marijuana terapeutica, gli Stati Uniti la valutano per i bambini malati di tumore
Negli Stati Uniti si inizia a dibattere sull’opportunità di aprire all’uso della marijuana medica nei bambini affetti da tumore. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics ha esaminato le opinioni dei produttori, rilevando che il 92% sarebbe disposto teoricamente ad aprire ai piccoli pazienti la possibilità di usare la marijuana a fini terapeutici.
Sulla marijuana ai bambini un dibattito aperto
Meno propensi coloro che sono già autorizzati alla distribuzione della pianta a fini medici per pazienti adulti. E se quasi un terzo dei fornitori ha ricevuto una o più richieste del genere, la mancanza di standard su formulazioni, dosaggio e potenza viene identificata come la più grande barriera per l’accesso. Questi risultati sono il frutto delle risposte a un sondaggio effettuato su 288 provider in Illinois, Massachusetts e Washington, raccolte da esperti del “Center for bioethics and medical humanities della Northwestern university Feinberg School of Medicine”.
Mancano ancora adeguati studi clinici
La maggior parte dei fornitori ha dichiarato di considerare la marijuana medica più permissibile per l’uso nei bambini con tumore avanzato o in prossimità della fine della loro vita, rispetto a coloro che si trovano nelle fasi precedenti del trattamento del cancro. Ciò è coerente con l’attuale posizione dell’Accademia americana di pediatria, che sancisce l’uso della marijuana medica per «bambini con condizioni limitanti la vita o gravemente debilitanti». La maggior parte dei provider (63%) si dice infine non preoccupato per il rischio di abuso di questa sostanza fra i bambini. Il più grande timore risulta invece l’assenza di standard riguardo la prescrizione del farmaco nei piccoli malati di cancro. «Oltre alle linee guida sul dosaggio, che risultano poco chiare, la mancanza di dati scientifici di alta qualità sui benefici della marijuana medica è una grande preoccupazione per i fornitori, abituati a pratiche basate sull’evidenza», afferma Kelly Michelson, a capo dell’indagine, per la quale quindi «c’è bisogno di studi clinici rigorosamente progettati sull’uso della marijuana medica nei bambini con cancro».