Malta, giornalista uccisa a ottobre: tre incriminazioni e 7 rilasci su cauzione
Le indagini per chiarire il mistero che aleggia intorno all’agguato mortale ordito contro la giornalista e blogger maltese, Daphne Caruana Galizia proseguono: e intanto, suol fronte giuridico dell’inchiesta, si apprende che dei 10 sospetti fermati nei giorni scorsi, 3 uomini sono stati formalmente incriminate per il delitto del 16 ottobre scorso, avvenuto nei pressi della residenza della vittima a Bidnija, vicino Mosta; gli altri 7 finiti a vario titolo nell’indagine sarebbero stati rilasciati su cauzione.
Malta, 3 incriminazioni formali per l’omicidio della giornalista
Secondo quanto riporta il Times di Malta, si tratta dei fratelli George e Alfred Degiorgio, di 55 e 53 anni,e di Vincent Muscat, 55 anni. Come anticipato, sono invece state rilasciate su cauzione le altre sette persone fermate lunedì mattina nell’ambito delle indagini. I tre si sono dichiarati non colpevoli delle accuse che gli vengono contestate, tra cui anche il possesso di materiale e armi per la fabbricazione di bombe. Ad incastrarli ci sarebbero però le analisi delle celle telefoniche della zona di Triw il-Bidnjia, dove Daphne è stata uccisa, che riconducono ai cellulari dei sospetti. Gli uomini sono già noti alla polizia, secondo il Times. Muscat è sopravvissuto a tre colpi in testa nel 2014. In precedenza era stato accusato di coinvolgimento in un colpo di banca fallito nel 2010 che includeva il tentato omicidio di un poliziotto. Anche i fratelli Degiorgio furono coinvolti nella rapina, oltre ad avere altre condanne penali. Insomma, il background non garantirebbe, sulla carta, una loro totale estraneità ai fatti…