L’Osservatore romano sulle frasi del Papa: “Bergoglio progressista? Solo fake news”
Quanta post verità su Papa Francesco. Lo lamenta Lucetta Scaraffia in un suo intervento sull’Osservatore Romano. «Anche la Chiesa è coinvolta in questa spirale di falsificazione che pretende di essere verità, in molti modi. Alcuni propalatori di post-verità, – osserva la storica – seguendo una prassi che certo non è nuova nel mondo dei media, si limitano per esempio a diffondere e a enfatizzare di papa Francesco soltanto le frasi che a loro sembrano in linea con la personalità mediatica che è stata costruita intorno al Pontefice».
“Di Bergoglio si citano solo le frasi progressiste”
«Per dirla con parole più semplici, – annota Scaraffia sul quotidiano d’Oltretevere – costoro passano sotto silenzio tutto ciò che potrebbe sembrare prova di un pensiero coerente con la tradizione cristiana, per ingigantire invece le affermazioni – magari estraendole dal loro contesto – che si addicono all’immagine di Pontefice progressista che hanno in mente e vogliono accreditare a tutti i costi, anche forzando la realtà. Il loro effetto non deve essere sottovalutato: anche se oggi è molto facile per chiunque recuperare l’originale delle parole del Papa, alla prova dei fatti ben pochi lo fanno, perché la maggioranza si fida ciecamente dei media, e soprattutto dei titoli strillati».
“Su Bergoglio la verità viene distorta”
Sottolinea la storica che «questi falsi discorsi naturalmente circolano sui cosiddetti social e si diffondono per vie che si presentano come private, ma proprio per questo sembrano più affidabili dei testi che vengono diffusi dagli organi della Santa Sede. Questo tipo di distorsione della verità fa capire come conti poco capire la linea programmatica del pontificato, leggerne i documenti fondativi e i provvedimenti più importanti. Nella post-verità quello che conta infatti è solo la personalità del leader, e quindi tutto ciò che contribuisce a definirla funziona, anche se non corrisponde alla realtà».
Non importa se siano estrapolate solo certe frasi e non anche altre, ma il fatto “se” quelle frasi siano state REALMENTE pronunciate. Basta inserire una bestemmia tra 1000 rosari per inficiare quella preghiera. Il Papa è il capo della Chiesa Cattolica e per questo è stato eletto, occuparsi dei miliardi di messeri viventi è una cosa lodevole, ma “far intendere” che tutte le religioni sono sullo stesso piano non deve essere la principale occupazione del successore di Pietro.