L’Italia nella morsa del maltempo: ecco la situazione dal Piemonte all’Emilia (VIDEO)
L’Italia nella morsa del maltempo: è emergenza in quasi tutte le regioni: scuole chiuse in alcuni centri della Liguria e Piemonte; disagi provocati alla viabilità ferroviaria dalla neve; inibiti a singhiozzo i collegamenti con le isole a causa di temporali e forti venti; e tra esondazioni e frane, evacuazioni e strade chiuse, è allerta rossa in Liguria e Toscana. Sul Piemonte l’autostrada Torino-Mondovi chiuse alcune entrate per neve. A6 Torino-Savona Neve tra Allacciamento Tangenziale Sud Di Torino e Mondovi’. E tra neve abbondante e pioggia congelante ormai non si contano più i treni cancellati e pendolari bloccati mentre l’Emilia Romagna affronta nuove ore di paura e di eventi meteorologici eccezionali, in corso ormai da domenica scorsa, 10 dicembre, e che hanno portato i livelli idrometrici del torrente Parma e dei fiumi Enza e Secchia a superare i massimi storici registrati in precedenza. Vediamo riassunta in punti schematici la situazione di queste ore.
- Maltempo in Emilia Romagna. Le esondazioni nelle province di Parma e Reggio Emilia e la piena del fiume Secchia nel modenese, che viene continuamente monitorato sebbene la situazione stia migliorando in tutte le aree colpite, hanno visto coinvolte in operazioni di evacuazione circa 2.100 residenti. Si sono poi aggiunti fenomeni di gelicidio in Appennino, con interruzioni della viabilità da Piacenza fino a Bologna. Per fronteggiare tali situazioni, sono stati attivati i Centri operativi misti dai Prefetti (Modena, Reggio Emilia e Parma), oltre a 24 Centri operativi comunali, di cui 10 a Parma, 1 a Reggio Emilia (Brescello) 5 a Bologna, 3 a Modena, 4 a Piacenza e 1 a Forlì. L’Agenzia regionale sicurezza territoriale e protezione civile ha assicurato l’apertura del Centro operativo regionale COR, integrato con la presenza dei Vigili del fuoco e i volontari di protezione civile, l’apertura del Centro unificato provinciale di Modena e l’operatività delle proprie strutture territoriali di Modena, Reggio Emilia e Parma. Complessivamente, sono operativi 380 volontari di protezione civile.
- Maltempo in Liguria. Mentre è ancora allerta per possibili mareggiate anche nelle prossime ore, prosegue la conta dei danni sulle riviere, completato invece il ripristino del servizio elettrico. Potranno essere fenomeni intensi quelli attesi per domani sulle coste della Liguria e in particolare sul centro levante della Regione, zona per la quale Arpal, il centro meteo funzionale ligure, ha emesso un avviso per mareggiate che potrebbero abbattersi nelle prossime ore sulle riviere già sferzate e danneggiate dalle onde di due giorni fa, con una delle mareggiate più intense dell’ultimo decennio. In particolare nella serata di domani è atteso l’apice di una nuova crescita del moto ondoso, agitato già da questa sera. La mareggiata prevista, spiega Arpal, avrà caratteristiche differenti da quella che ha interessato tutto il Mar Ligure fra domenica e lunedì. L’onda avrà un’angolazione ovest-sud ovest e le condizioni da burrasca dovrebbero riguardare maggiormente le coste del centro e del levante. Inoltre i valori caratteristici non dovrebbero essere “oceanici” come quelli che hanno portato alla formazione due giorni fa di onde fino agli 8 metri d’altezza. Intanto è ancora in corso la conta dei danni per il maltempo dei giorni scorsi: i disagi maggiori si sono registrati a Genova sulle spiagge di Boccadasse, quasi cancellata dalla mareggiata, e a Sturla dove le onde hanno divelto la vetrata della vicina piscina penetrando all’interno dell’impianto. Nel ponente detriti sulle spiagge di Voltri e a Cogoleto, comune della provincia di Genova dove il sindaco ha inoltrato la richiesta di stato di calamità per danni alle strutture balneari e al lungomare, su una delle passeggiate più lunghe dell’intero genovesato. Il servizio elettrico in Liguria invece è tornato alla normalità dopo i blackout provocati dall’ondata di pioggia e gelo che ha colpito in particolar modo le province di Genova e Savona.
- Stato di emergenza regionale per le province di Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato e la Città Metropolitana di Firenze. La dichiarazione, a seguito all’ondata di maltempo che si è abbattuta su parte della Toscana nei giorni fra il 9 e il 12 dicembre, è stata formalizzata oggi (13 dicembre ndr) con la firma del decreto da parte del presidente della Regione Toscana Rossi. Il decreto – che ha compreso anche le province di Pistoia, Prato e la Città metropolitana di Firenze oltre alle due, precedentemente individuate, di Lucca e Massa Carrara – parte dalla constatazione del fatto che, nelle zone interessate dall’emergenza, si sono verificate, a seguito delle eccezionali precipitazioni, del forte vento e delle mareggiate, interruzioni di viabilità, frane e problemi al reticolo idraulico minore, con interruzione di servizi pubblici e dei collegamenti con le isole, danni a strutture pubbliche e private.
- Emergenza neve in Piemonte. Dal tardo pomeriggio di ieri si assiste a un’intensificazione delle precipitazioni nevose sui settori alpini con rischio di pioggia congelante sul basso Piemonte. nelle ultime ore, peraltro, la quantità di neve caduta è in progressivo rialzo, a partire dai settori orientali, con passaggio da neve a pioggia. L’allerta al momento è gialla.
- Veneto, possibili criticità per la piena del fiume Astico e in area pedemontana. Il pericolo valanghe sulle Dolomiti e sulle Prealpi oltre i 2200 metri resta confermato, ma è prevista una progressiva attenuazione da domani. Ne dà notizia il bollettino del Centro funzionale della protezione civile del Veneto emesso nella tarda mattinata di oggi. La situazione metereologica e idrogeologica è in netto miglioramento. Permangono alcune criticità idrauliche, in particolare nel Bellunese per effetto dello scioglimento della coltre nevosa, nel Vicentino per il fiume Astico e nei comuni lungo il corso del Piave.