La ministra Fedeli sul Corriere cita Croce ma sbaglia il congiuntivo. Ironia sui social
Inciampare sul congiuntivo può capitare, soprattutto di questi tempi. Il congiuntivo, questo sconosciuto, è talmente latitante negli scritti e nell’oratoria degli italiani da essere diventato oggetto di una canzone nello spettacolo più popolare della tv: il festival di Sanremo.
Ma al di là di questo, che rientra nel costume, quello che non ti aspetti è però che ad inciampare sul bistrattato congiuntivo sia proprio il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, cioè colei che per il ruolo ricoperto dovrebbe massimamente tenere alla custodia dell’ortodossia grammaticale.
Il fattaccio si è consumato oggi in una lettera al principale quotidiano, il Corriere della sera, sul quale a pagina 28 la ministra Valeria Fedeli interviene per replicare all’esortazione di Gianantonio Stella, che l’aveva chiamata in causa sullo studio della storia. E dopo una dotta citazione di Benedetto Croce, che è stato anche un predecessore della stessa Fedeli, ricoprendo l’incarico di ministro dell’Istruzione con meriti sicuramente maggiori, ecco che la nostra, già oggetto di scherno da parte degli italiani perché non possiede neanche uno straccio di laurea, proprio sul finale si avventura in una proposizione contenente un errore da matita blu: “Un’ultima considerazione – scrive la Fedeli – a proposito di costante aggiornamento, sarebbe opportuno che lo studio della Storia non si fermasse tra le pareti delle aule scolastiche ma prosegua (la consecutio corretta esigeva un “proseguisse”) anche lungo i percorsi professionali”.
Sicuramente la ministra è troppo impegnata per vergare di suo pugno le missive ai giornali, ma rileggere ciò che scrivono i suoi collaboratori dovrebbe essere il minimo. A meno che non si comporti così anche con le circolari da inviare ai presidi, perché allora ci sarebbe di che essere davvero allarmati…