La Mercedes di Hitler all’asta: il Führer la usò dal 1939, fu un modello speciale

27 Dic 2017 12:24 - di Roberto Mariotti

La Mercedes-Benz 770K appartenuta ad Adolf Hitler verrà battuta all’asta da Worldwide Auctioneers il 17 gennaio prossimo. Per il Führer, che la usò dal 1939 fu realizzato un modello speciale aperto da utilizzare per le manifestazioni pubbliche (come la parata con Benito Mussolini a Monaco di Baviera nel 1939). La Mercedes-Benz 770K Grosser negli anni ha fatto il giro del mondo ed è stata conservata in ottime condizioni. Ed ora la cosiddetta auto infame o grande Mercedes avrà a giorni un “proprietario”.

La Mercedes di Hitler

Alimentata da un gigantesco motore otto cilindri 7.700 con valvole in testa, la 770 venne realizzata in due serie distinte: la W107 del 1930-1938 e la W150, prodotta dal 1938 al 1943. Ma la Mercedes di Hitler, la più celebre di tutte, era un modello speciale. La nuova serie della 770, la W150, fu presentata al Salone di Berlino del 1938, distinguendosi dalla prima per le forme più arrotondate della carrozzeria, compresi i parafanghi anteriori.

 Anche il motore della W150, denominato M150, era innovativo e completamente in lega leggera. Il nuovo propulsore erogava una potenza massima di 230 CV a 2800 giri/min con compressore inserito. La velocità massima raggiungeva 170 km/h, sempre una punta velocità di rilievo, considerando che la massa complessiva era notevolmente aumentata e raggiungeva 3.6 tonnellate a vuoto. Tra il 1940 ed il 1943, in piena guerra, la 770 W150 venne affiancata da una piccola serie di 770 corazzate, caratterizzate da una carrozzeria blindata. La potenza massima raggiunse così 400 CV permettendo alla vettura di raggiungere una velocità massima di 180 km/h.

Guglielmo II e Hiroito ne furono affascinati

Della 770 W150 vennero prodotti 88 esemplari fino al 1943. Estremamente costosa e realizzata a mano, la 770, denominata anche Großer Mercedes (dal tedesco “Grande Mercedes”), divenne subito una delle vetture preferite da sovrani e capi di Stato. Oltre al dittatore tedesco, anche l’ex-imperatore tedesco Guglielmo II e l’Imperatore Hirohito del Giappone ne furono affascinati. Quest’ultimo ne acquistò addirittura sette.

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