La Lorenzin dichiara amore al Pd. Con Renzi ci sono lei, Cicchitto e Librandi
Addio Alfano. O meglio, l’addio lo danno gli esponenti che non hanno accettato di stare alla corte di re Matteo Renzi. Gli altri, invece, hanno seguito la sua indicazione, quella di andare a elemosinare qualche poltrona al Pd. Tra questi c’è lei, Beatrice Lorenzin, da sempre al centro di battute e ironie. E’ criticata quasi come Librandi e la Boldrini, un record. E il popolo del centrodestra tira un sospiro di sollievo: «Pericolo scampato, la Lorenzin se ne va».
Beatrice Lorenzin in viaggio politico con Cicchitto e Librandi
La separazione in Ap è stata consensuale: formalmente i simboli restano in mano ad Angelino Alfano, ma le due anime si preparano a dividersi anche quelli. «Ap», Alleanza popolare- come riporta il Giornale – rimarrebbe all’ala sinistra. «Ncd», il Nuovo centrodestra, toccherebbe in eredità a Maurizio Lupi alla Camera. Le squadre sono già delineate: l’amore per il Pd è dichiarato, come detto, dalla ministra Beatrice Lorenzin, da Fabrizio Cicchitto, Laura Bianconi e Sergio Pizzolante. A non volerne più sapere di Renzi e compagni sono invece Maurizio Lupi, seguito dal presidente del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, all’ex presidente della Regione, Roberto Formigoni, da Alessandro Colucci, Luca Del Gobbo e altri. L’unica cosa che conta, a leggere i commenti sul web, è che Alfano e Lorenzin abbiano avuto le porte sbattute in faccia da Forza Italia. E che vadano a unirsi con Librandi, per fare il nuovo trio delle meraviglie.