Il NYT in crisi lancia la bufala delle bombe italiane che uccidono i bambini
29 Dic 2017 19:22 - di Redazione
Venendo dal New York Times, giornale che ha perso ogni credibilità per i suoi attacchi personali e insulti a Donald Trump, non è che la notizia ci impressioni più di tanto. Ma molti media se ne occupano, magari per fare vendere un po’ di copie in più. Ed è così che è stato costruito il “servizio” del giornale americano, a metà tra lo scandalistico e il morboso, il tutto condito da buoni sentimenti pelosi. È il servizio sulle bombe made in Italy che avrebbero ucciso civili innocenti in Yemen. “Bombe italiane, morti yemenite”, così infatti titola ad effetto il New York Times, pubblicando online un “reportage” sulla vendita all’Arabia Saudita di armi prodotte in uno stabilimento della Sardegna. Armi che, riporta il giornale mostrando alcune immagini, verrebbero usate anche contro civili inermi nello Yemen, Paese martoriato da anni dalla guerra civile. Il giornale staunitense se la prende col governo italiano che violerebbe le leggi internazionali secondo cui non si possono vendere armi a Paesi che siano interessati da conflitti. È ovviamente una sciocchezza, perché sappiamo bene che gli armamenti vengono venduti a Paesi formalmente non in stato di guerra che poi li cedono ad attori terzi. Qui si fa il caso dell’Arabia Saudita, Paese alleato dell’Occidente e non in stato di guerra. Secondo il fazioso NY Times, l’Italia avrebbe venduto bombe a Riad che poi le avrebbe utilizzate per bombardare gli yemeniti. È noto che l’industria delle armi italiana è molto fiorente, ed è altrettanto noto che le armi non servono per irrigare i campi. È chiaro poi che l’industria non ha responsabilità dell’uso che si farà di quelle armi. Il Nyt dovrebbe sapere invece che gli Stati uniti sono il maggior costruttore ed esportatore di armi del pianeta, ben seguiti da Gran Bretagna e Francia, e che tutti vendono armi e bombe agli Stati arabi e non solo. E quando questi non riescono a procurarsele dall’Occidente, le acquistano da Cina, Russia, Nordcorea, Vietnam altri Paesi asiatici, non c’è certo bisogno delle aziende sarde per procurarsi armi a buon mercato. E allora? È uno dei soliti “reportage” moralisti e bacchettoni per cui giornale dem è tristemente famoso: quando si parla di bambini uccisi dalle bombe, le tirature aumentano, così come le false foto dei bambini siriani fecero aumentare le tirature di certi giornali. Triste declino per un giornale un tempo prestigioso e ora sull’orlo della bancarotta grazie a scelte editoriali sbagliate e a prese di posizioni faziose e partigiane.
Il New york times con la sua trovata è indietro di oltre 5000 anni, infatti nel bacino del mediterraneo e in Europa, sono stati trovati “missili”, in particolare “dardi” in ossidiana per frombolieri, prodotti nelle falde del Monte Arci in Sardegna nel tremila avanti Cristo. Pertanto non può pretendere che non si costruisca da noi quanto la storia ci tramanda.
In quanto alle morti causate dalle loro armi in Giappone, Germania, Corea, Vietnam, Iraq, ecc. ecc. ecc. Non ne parlino, ma commentino quei mitragliamenti in Sardegna a bellicose donne che lavavano i panni nel fiume che costeggia l’abitato di Gonnosfanadiga, dove morirono 118 inermi donne e bambini, causando 330 feriti con decine di mutilati. Oppure nei bombardamenti nella Città di Cagliari dove vennero trucidati dalle loro bombe e spezzoni oltre 2000 Sardi.