Il killer della famiglia confessa: «Li ho avvelenati col tallio, erano tutti impuri»
9 Dic 2017 17:51 - di Robert Perdicchi
La confessione è arrivata piena, circostanziata, ma anche delirante: «Sono stato io a mettere il tallio», ha detto Mattia Del Zotto, il 27enne di Nova Milanese in cella per aver avvelenato i familiari uccidendone tre, al gip di Monza, Federica Centonze. Il giovane killer ha confessato di essersi occupato “personalmente” di contaminare gli alimenti che sapeva essere abitualmente consumati dai parenti “per punire gli impuri”. Gli inquirenti, intanto, lavorano al quadro psicologio el quale è maturata la strage. Un ragazzo introverso, chiuso, isolato, senza una fidanzata né un lavoro, pieno di folli ossessioni, incollato tutto il giorno davanti al pc, è l’inquietante ritratto del 27enne. La mamma del giovane, riferisce ancora l’emittente, avrebbe dichiarato che il figlio si era avvicinato a una sorta di setta. Il 27enne aveva cominciato ad avere una serie di ossessioni, non mangiava più dolci e non guidava più la macchina per il timore che le auto dietro la sua suonassero il clacson. Mattia Del Zotto è responsabile del triplice omicidio dei nonni e di una zia paterna, deceduti il 2 e il 13 ottobre scorsi all’ospedale di Desio per avvelenamento dovuto all’ingestione di solfato di tallio. Al giovane è contestato anche il tentato omicidio di altre 5 persone: i nonni materni, il marito della zia deceduta, un’altra zia e la badante dei nonni paterni.