Gerusalemme, la Santa Sede contro Trump: «A rischio anni di negoziati»
«Su Gerusalemme Trump è solo». L’Osservatore Romano fotografa in questi termini lo stato delle cose dopo l’annuncio del presidente americano di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.
L’Osservatore Romano su Gerusalemme
«Con una decisione unilaterale, che non tiene conto delle risoluzioni delle Nazioni Unite – annota il quotidiano d’Oltretevere – il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato ieri il riconoscimento ufficiale di Gerusalemme quale capitale israeliana e l’avvio delle procedure per il trasferimento dell’ambasciata da Tel Aviv». Per il giornale della Santa Sede «si tratta di un’iniziativa che rischia di vanificare anni di complessi e faticosi negoziati e che apre pesanti interrogativi sulla stabilità complessiva della regione».
Il nodo degli insediamenti
«Quasi tutte negative le reazioni internazionali alla decisione del presidente statunitense», sottolinea ancora l’Osservatore Romano, facendo notare che «non una parola è stata spesa da Trump su un nodo centrale e delicatissimo: quello degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, giudicati illegali dalle Nazioni Unite e che rappresentano uno dei principali ostacoli nel negoziato con i palestinesi. Da anni moltissimi analisti fanno presente che proprio la questione degli insediamenti – conclude il giornale – rende impossibile la realizzazione concreta della soluzione dei due Stati».