Forza Nuova soffia sul fuoco: contromanifestazione a Como nonostante il divieto
“Il 9 dicembre Forza Nuova sarà ugualmente presente con il suo segretario nazionale Roberto Fiore“: così Forza Nuova annuncia che, nonostante il divieto del questore di Como, scenderà in piazza sabato alle 17.30 come contro-manifestazione a quella organizzata sabato mattina alle 11 dal Pd dopo l’irruzione di un gruppo di naziskin a una riunione di associazioni pro-migranti. Forza Nuova definisce il divieto “pretestuoso, a oltre sei ore dalla manifestazione del Pd”. Il questore Giuseppe de Angelis non ha autorizzato il presidio per motivi di ordine pubblico, vista la concomitanza dei due eventi, anche se a distanza di alcune ore, e ha invitato Forza Nuova a scegliere un’altra data per il presidio. Invito respinto da Forza Nuova, che ha annunciato che sarà in piazza, senza specificare dove e quando.
L’annuncio segue il blitz contro i giornalisti di Repubblica e dell’Espresso, il settimanale che aveva pubblicato un servizio sui finanziamenti alla formazione guidata da Roberto Fiore. Il punto ora è come disinnescare questo clima belligerante che non fa bene a nessuno e che rischia di farci ripiombare nel contesto luttuoso degli anni Settanta. La rivalità tra i movimenti della destra radicale ha probabilmente innescato questa corsa al gesto eclatante: non è un caso che CasaPound abbia preso subito le distanze dall’iniziativa di Forza Nuova che, nel suo comunicato, indica come nemico anche le “destre moderate”. Un copione già visto sempre negli anni Settanta, quando l’estremismo nero accusava i vertici del Msi di connivenza con il sistema che si voleva abbattere. Quello stesso Msi che, opportunamente, aveva tra i suoi obiettivi la pacificazione nazionale. Un elemento troppo trascurato negli ultimi anni in cui pure abbiamo assistito a un forte revival di memorie missine.