“Europa, svegliati”: in 45mila in marcia a Bruxelles per la Catalogna

7 Dic 2017 17:38 - di Redazione

Un fiume di persone in strada a Bruxelles per chiedere alla Ue di svegliarsi (#WakeUpEurope è l’hashtag su Twitter) sulla crisi catalana. Secondo i dati della polizia, la manifestazione convocata dai partiti indipendentisti catalani ha mobilitato 45mila persone, con grande soddisfazione del presidente destituito della Catalogna Carles Puigdemont, che ha ringraziato i sia i compatrioti arrivati in Belgio per manifestare sia la polizia di Bruxelles che ha vigilato sull’evento. “È una delle più grandi manifestazioni degli ultimi anni” bella capitale belga”, ha dichiarato l’Assemblea nazionale catalana (Anc), mentre Puigdemont, con tanto di grande sciarpa gialla al collo, ha ammonito: “L’Europa non deve avere paura di difendere i valori democratici fondamentali”. “La Catalogna vuole continuare ad essere un paese democratico e noi continueremo a operare pacificamente qui nel cuore dell’Europa”. Gli organizzatori, ieri, avevano stimato una partecipazione di circa 20mila persone, che oggi si è rivelata altamente sottostimata. Il grande corteo ha sfilato per le vie del Quartiere Europeo della capitale belga, malgrado la pioggia e il freddo della giornata di dicembre. La mobilitazione ha visto affluire nella capitale belga moltissimi manifestanti, arrivati dalla Catalogna in autobus, in aereo, in treno, in auto, con o senza roulotte, o in camper (moltissimi erano parcheggiati stamani al Parco del Cinquantenario, da dove è partito il corteo), per sostenere il presidente destituito della Generalitat de Catalunya Carles Puigdemont, scappato a Bruxelles, in vista delle elezioni che si terranno in Catalogna il prossimo 21 dicembre. In corteo si sono viste anche molte ikurrinas, i vessilli nazionali baschi, e fiamminghe, gialle con il leone rampante in nero (Strijdvlag, bandiera da battaglia). Ha partecipato al corteo, tra gli altri, anche Helga Stevens, eurodeputata del partito indipendentista fiammingo N-Va (Nieuw-Vlaamse Alliantie), già candidata alla presidenza dell’Europarlamento per il gruppo Ecr (Conservatori e Riformisti Europei, quello in cui siedono i Tories britannici e il Pis polacco). Il partito N-Va ha legami consolidati con gli indipendentisti catalani, malgrado le differenze ideologiche e storiche tra i due nazionalismi (quello catalano ha una forte impronta di sinistra). C’erano anche vessilli sardi (Sos battor moros o Is cuatru morus, I quattro mori), portati da una ventina di militanti del partito indipendentista Sardigna Natzione. Il vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans, in conferenza stampa a palazzo Berlaymont ha reiterato la posizione presa fin dall’inizio dall’Ue, “quello che diciamo alla Commissione è che se non si è d’accordo con la legge, ci si organizza per cambiare la legge. Non si può permettere, in uno Stato di diritto, semplicemente di ignorare la legge, utilizzando un atto di democrazia per non accettarla. Questo non funziona, in uno Stato di diritto”.

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