Brexit, dopo l’accordo ecco che cosa cambia per chi vive in Gran Bretagna
Ci siamo. Non è stato facile ma alla fine, dopo un negoziato difficilissimo, l’accordo tra Ue e Gran Bretagna per la Brexit è stato trovato. Ora possono partire le trattative per rendere il divorzio definitivo. I punti chiave dell’intesa ruotano attorno a tre temi chiave: i diritti dei cittadini Ue, i confini con l’Irlanda e naturalmente i soldi. Gli aspetti da approfondire sono ancora molti ma ora c’è una base di partenza su cui lavorare, un accordo di 15 pagine che soddisfa sia il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker sia la premier britannica Theresa May. Ecco cosa prevede il testo che dovrà essere approvato dai paesi membri Ue.
I cambiamenti
È la domanda che chi vive nel Regno Unito si sta facendo da quando il referendum ha sancito il sì alla Brexit. L’accordo sembra rassicurare tutti. I cittadini europei che già vivono in Gran Bretagna potranno continuare a farlo, a studiare e a lavorare nel Paese e lo stesso varrà per i cittadini britannici in Europa. Avranno il diritto di essere raggiunti da familiari, inclusi figli nati dopo il 2019. Manterranno il diritto alla sanità, pensioni e altre garanzie sociali. Londra assicurerà agli europei residenti di mantenere uno status speciale che garantisce i loro diritti, attraverso un procedimento il più semplice possibile e con costi limitati. I diritti di residenza decadranno dopo una assenza di oltre cinque anni.
I conti della Brexit
La questione irlandese
La Gran Bretagna rimane impegnata a proteggere la cooperazione fra l’Irlanda del Nord e l’Irlanda e garantisce di evitare un confine “duro” fra le due entità. Londra auspica di risolvere la questione attraverso il suo accordo commerciale finale con l’Ue, ma se necessario cercherà “soluzioni specifiche” per risolvere questa situazione che si ritiene unica. In caso contrario, si impegna a mantenere “un pieno allineamento” con le regole dei mercati interni all’Ue e dell’unione doganale necessarie per sostenere la cooperazione fra le due entità, l’economia condivisa dell’isola e l’accordo di pace del venerdì santo del 1998. I cittadini di entrambe le entità saranno libere di scegliere se vogliono essere cittadini della Gran Bretagna o dell’Irlanda.