Aumentano gli scontri, la maggioranza dei palestinesi favorevole alla guerra

12 Dic 2017 18:03 - di Redazione

Due palestinesi a bordo di una motocicletta sono stati uccisi oggi in un raid israeliano a nord di Beit Lahia, nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità del governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Ashraf al-Qudra, precisando che le condizioni dei due cadaveri non ne permettono l’identificazione. Intanto, un altro palestinese è rimasto gravemente ferito a Salfit, nel nord della Cisgiordania, dalla polizia israeliana che sospettava volesse compiere un’aggressione con il coltello. Nuovi scontri tra palestinesi e soldati israeliani si registrano anche nella zona di Betlemme, in Cisgiordania, nel sesto giorno di proteste dopo la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa secondo cui a Betlemme i militari israeliani sono intervenuti con gas lacrimogeni contro gruppi di studenti che marciavano verso il confine nord della città. A sud di Betlemme si sono registrati scontri tra soldati israeliani e gruppi di liceali del campo rifugiati di Arroub. Qui non ci sono notizie di feriti, mentre a Betlemme diverse persone sono rimaste intossicate dai lacrimogeni. Inoltre un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza contro Israele è stato intercettato nella notte dal sistema Iron Dome, poche ore dopo che tank e jet israeliani hanno colpito obiettivi di Hamas nel territorio palestinese in risposta a precedenti lanci di razzi. Le forze di sicurezza israeliane (Idf) hanno confermato tramite Twitter che il sistema Iron Dome ha intercettato un razzo lanciato contro la città israeliana di Ashkelon. Non ci sono notizie di vittime o danni, come riporta il portale di notizie israeliano Ynet secondo cui il sistema Iron Dome ha anche segnalato altri lanci di razzi dalla Striscia. Le Idf hanno confermato che in risposta i tank israeliani hanno attaccato obiettivi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. In precedenza le forze di sicurezza israeliane avevano già risposto al lancio di razzi da Gaza colpendo postazioni di Hamas nel sud della Striscia. “Le Idf considerano l’organizzazione terroristica di Hamas responsabile per questi atti ostili”, ripetono i militari israeliani. I media palestinesi hanno riferito di raid aerei israeliani sul territorio palestinese. Intanto si apprende che il 41% dei palestinesi della Cisgiordania e il 47% di quelli della Striscia di Gaza è favorevole alla ”resistenza armata” contro Israele. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dal Palestinian Center for Policy and Survey Research, secondo il quale un’alta percentuale di palestinesi ritiene che la ”resistenza armata” sia il mezzo migliore per creare uno Stato palestinese. Un sondaggio condotto a settembre dallo stesso istituto mostrava che era il 45% dei palestinesi a sostenere una nuova Intifada. Il sondaggio mette poi in luce come la stragrande maggioranza dei palestinesi intervistati, il 91 per cento, veda il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte del presidente americano Donald Trump come una minaccia agli interessi palestinesi. Lo studio è stato condotto in collaborazione con l’istituto tedesco Konrad-Adenauer-Stiftung a Ramallah e ha un margine di errore del tre per cento. Sono 1.270 gli adulti della Cisgiordania e di Gaza intervistati per il sondaggio.

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