Attentati di Parigi, rinviato a febbraio il processo dell’unico terrorista sopravvissuto
È stato rinviato alla settimana del 5 febbraio prossimo il processo a Bruxelles a carico di Salah Abdeslam, unico terrorista che ha preso parte agli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 ancora in vita. Abdeslam deve rispondere a Bruxelles del suo coinvolgimento nella sparatoria contro agenti di polizia avvenuta il 15 marzo 2016 nella capitale belga, nel comune di Forest, quando il terrorista era ancora in fuga. Riuscito a fuggire anche in quell’occasione, Abdeslam fu però catturato pochi giorni dopo a Molenbeek. Il processo doveva aprirsi il 18 dicembre e durare approssimativamente quattro giorni: è stato posticipato su richiesta del legale della difesa, Sven Mary, che ha accettato da poco di tornare a difendere l’imputato e ha chiesto tempo per prepararsi.
Parigi, rinviato il processo di Abdeslam
L’autore degli attacchi del 2015, unico sopravvissuto del suo gruppo, ha ottenuto delle condizioni di detenzione migliori dopo aver minacciato il suicidio. Negli ultimi mesi Abdeslam ha iniziato a manifestare segni di paranoia, prostrazione, irritabilità. Dopo aver accertato che il detenuto non simula i sintomi, la procura di Parigi e l’amministrazione del carcere hanno deciso di intervenire negli interessi dell’inchiesta e del processo. Ora, per evitare un suicidio, il 28enne terrorista islamico, in carcere da un anno e mezzo, è sotto video-sorveglianza 24 ore su 24. E solo per occuparsi di lui, detenuto numero 428001, la prigione impiega ben otto secondini.